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Serenity - L'isola dell'inganno, la recensione del film

Venerdì, 12 Luglio 2019 18:46

 

Serenity si apre con il dettaglio di un occhio sempre più ravvicinato fino a scorgere il riflesso della pupilla, un lungo carrello sottomarino e la macchina da presa che si innalza per una prospettiva a volo d'uccello su una barca in mezzo all'oceano.

Di chi è il punto di vista attraverso il quale stiamo vedendo la storia è l'interrogativo che ci si pone e il tema del  film .
Sulla barca un capitano cinico ( Matthew McConaughey) che già ricorda Bogart e John Garfield e il suo aiutante ( Djimon Hounsou) ospitano due ricchi turisti ubriachi che vorrebbero fare della pesca al marlin. Le atmosfere sono quelle hemingwayane di "Isole perdute nella corrente" e di "Avere e non avere". 
Il capitano Baker è ossessionato dall'idea di catturare un pesce.- Dovresti dargli un nome .- gli dicono nella bettola sulla spiaggia dopo l'ennesima sconfitta. -  Ce l'ha già un nome. Si chiama Justice -.
A rendere più decisi i richiami a Hemingway , a Hawks e al noir sotto il sole dei tropici c"è l'incontro con la femme fatale , Kareen Zanakis( Anne Hathaway), bionda e ambigua  come Veronica Lake , elegante nei suoi vestiti e cappellini anni '40 come Lauren Bacall. La proposta che viene fatta al marinaio deluso dalla vita è naturalmente quella di uccidere il marito di lei. "An act of justice, not a crime' ovviamente. Come in "Il postino suona sempre due volte" la bella è sposa di un ricco , brutale che le userebbe  violenza , senza  risparmiare neppure il figlio questa volta.
Nel classico conflitto del film noir fra ragione e tentazione, realtà e apparenza, norma e delitto  si insinua una nuova verità. Che tutta l' isola di ambientazione  e le sue storie non siano altro che un computer game. Pesca il pesce. Trova i soldi . Uccidi il marito. Comprendere se la bella Kareen  menta o meno, uccidere sia  un atto di giustizia o no, capire se la realtà non sia altro che illusione diventano l'enigma a cui il marinaio deve rispondere. 
Steven Knight ė uno sceneggiatore prima che un regista . Sua è la sceneggiatura di " La promessa dell'assassino" , ma è anche lo sceneggiatore e regista di "Locke," chiaramente il film di uno sceneggiatore ( e di un grande attore). Anche in   " Serenity" Il soggetto e la sceneggiatura sembrano prevalere sulla regia. Mescolare il cinema classico e il computer game ė interessante,  così come lo è il tema  della virtualità e della realtà illusoria forse non sono del tutto nuovi almeno   dopo  "The Truman show" 'Essere John Malcovich" " Her" . 

Marco Minutillo