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Musica

Primal Scream a Viteculture Festival: la recensione e le foto del concerto

Martedì, 18 Luglio 2017 12:42

In data 16 Luglio noi di Radioliberatutti abbiamo presenziato ad un’altra serata del Viteculture Festival (Ex Dogana di San Lorenzo a Roma ) che prevedeva l’esibizione degli scozzesi Primal Scream.

 

Nel 2016 la band, capitanata da Bobby Gillespie, si era vista costretta a cancellare una lunga serie di date (fra cui quella del Rock In Roma) a causa di un infortunio del frontman che per fortuna ci è sembrato essere tornato in piena forma.

L’apertura del concerto è affidata ad artisti nostrani: Lilian More e /handlogic/. Lilian More, giovanissima cantautrice e musicista sin da bambina, ci regala una performance energica sostenuta dall’atteggiamento disinvolto di chi è abituato a stare sul palco.

A seguire salgono sul palco gli /handlogic/, ascoltati poche settimane fa sul palco del nostro contest In The Grove 2017,  sono una validissima band fiorentina che ha eseguito con algida eleganza un campionario di brani originali ed una cover elettronica di Blackbird dei Beatles resa ipnotica da un sapiente gioco di loop-station.  
Gli /handlogic/ si congedano dopo aver suscitato un grande interesse nel pubblico (sento bisbigliare da qualcuno accanto a me: “Ma come si chiamano questi? So’ forti davvero!”) e passano il testimone ai Primal Scream che compaiono sulla scena verso le 22.30.

A parere di chi scrive, gli aggettivi più adatti a descrivere la performance della band sono “coinvolgente” e “divertente”. Sì, perché Gillespie è un vero mattatore che salta, corre da una parte all’altra del palco, dirige i cori del pubblico ed è abilissimo a fomentarlo.

La scaletta, seppur breve, è ben congegnata: troviamo un buon numero di brani estratti da Screamadelica, iconico terzo album della band datato 1991, come Loaded (accompagnato da un entusiasta coro del pubblico) e Movin’ Up che ha aperto il concerto;  (Feeling Like A) Demon Again e 100% or Nothing provenienti da Chaosmosis, ultima fatica del gruppo; l’irresistibile Country Girl nella quale tuttavia la voce di Gillespie vacilla un po’.

Dopo un’adrenalinica esecuzione di Rocks i Primal Scream si ritirano dietro le quinte prima del consueto bis nel quale verranno suonati Come Together e Higher Than The Sun, storici brani di Screamadelica i cui pezzi si confermano come quelli più riproposti live dalla band.

Si conclude dunque dopo un’intensa ora e mezzo il live della band che, complice un pubblico estremamente reattivo e coinvolto, ci ha regalato un’ottima performance facendoci assaporare quell’atmosfera  “nineties” da club inglese (di cui la camicia dorata di Gillespie è fedele testimone) che rimane accattivante nonostante il passare del tempo.

Di Eliana Scala.

Primal Scream a Viteculture Festival: le foto del concerto

Foto di Alessandro Giglio.