Gli immigrati in Italia producono quasi quanto la Fiat. Sembrerebbe impossibile ma i dati contenuti all’interno del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione stilato dalla Fondazione Leone Moressa ci raccontano come il Pil generato dagli stranieri in Italia ammonti a 127 miliardi di euro. Basti pensare che la quota di Prodotto Interno Lordo che riesce a toccare il gruppo automobilistico di Torino sfiora i 136 miliardi di euro. Gli immigrati, quindi, contribuiscono all’8,8% del Pil nazionale.
Ascolta Intervista alla Fondazione Leone Moressa - Lavoro e immigrati" su Spreaker.Enrico Di Pasquale, ricercatore della Fondazione che ha firmato il Rapporto, è intervenuto nella trasmissione Soggiorno Stampa su Radio Libera Tutti, affermando che “la quota Irpef totale versata dagli immigrati in Italia ammonta a 6,8 miliardi di euro (il 4,5% della quota totale). Una cifra molto alta sebbene sia una percentuale inferiore all’incidenza di stranieri in Italia (8,3% della popolazione)”. Questo vuol dire che esiste una grande fetta di immigrati che, a causa di lavoro in nero, di casi di sfruttamento o di caporalato, non riesce a pagare le tasse o ad avere un lavoro.
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Di contro, l’Italia spende il 2% del Pil per accogliere e creare politiche in favore degli stranieri.
“Il problema del lavoratore straniero”, ha continuato Di Pasquale, “è quello di essere poco specializzato: il 66% degli immigrati ha una specializzazione bassa (contro la quota del 30,8% per quello che riguarda gli italiani)”.
I disoccupati tra le fila degli immigrati rappresentano una quota inferiore rispetto agli italiani, questo perché la popolazione di stranieri in Italia è composta da pochi anziani e più lavoratori. Per questo, i pensionati stranieri sono solamente 100mila, mentre quelli italiani 16 milioni.
Maurizio Costa