Conducendo una campagna elettorale basata sul contrasto della disoccupazione, dell’immigrazione e delle politiche d’austerità, nel Giugno del 2012 arrivano ad ottenere ben 21 seggi al parlamento ellenico, con lo slogan : “Così possiamo liberare questa terra dalla sporcizia".
Le chiare posizioni xenofobe, anticomuniste e antidemocratiche non hanno spaventato né scosso in alcun modo il popolo greco, che si è lasciato incantare dalle belle parole, finalizzate solamente ad ottenere dei voti, senza conquistare nulla d’importante a livello sociale e politico.
Le violenze perpetrate dai componenti del partito di Alba Dorata sono numerose (aggressioni e addirittura omicidi), coperte però dal carattere istituzionale che assumono a causa della comoda posizione dei membri in parlamento. Il popolo greco rimane a guardare, ma nel frattempo il KKE, storico partito comunista greco organizza “la resistenza” tramite manifestazioni e altre forme di rivolta, che gli sono costate aggressioni e intimidazioni varie.
Fortunatamente, nelle scorse settimane, i leader del partito fascista greco sono stati arrestati con l’accusa di aver commesso svariate violenze: saranno giudicati in un processo e forse la Grecia potrà liberarsi dal fardello del neofascismo, che è stato, e sempre sarà sinonimo d’ignoranza e di disinformazione.