Donare il sangue è un gesto semplice e indolore, che dura un attimo ma che può valere una vita. La prima volta può fare paura, ma passati quei 5 minuti, resta la soddisfazione e la gioia di aver fatto qualcosa di veramente utile .
Martedì 18 Luglio Patrizia Pozzana, presidente dell’Avis di Genzano di Roma, in diretta a Soggiorno Stampa ci fornisce i dati della situazione dell'emergenza sangue estiva e ci spiega come possiamo contribuire al bene comune donando il sangue .
ASCOLTA I PODCAST:
Cosa comporta donare il sangue e chi può donarlo? Tutte domande che abbiamo posto al dottore dell'Ospedale di Velletri
L’Avis di Genzano nasce più di 20 anni fa, da anni si occupa di raccogliere il sangue e di sensibilizzare il territorio.
Nel 2014 arriva una vera e propria svolta. Viene inaugurata una nuova sede (Via Enrico Mattei 12/14, Genzano di Roma), grande, spaziosa luminosa. Una vera e propria seconda casa per i donatori, con la possibilità di effettuare la raccolta del sangue direttamente in sede, senza doversi più appoggiare alle strutture sanitare della zona.
Così con l’apertura della nuova sede le donazioni raddoppiano in poco tempo: dalle circa 800 del 2014 si passa a più di 1500 del 2015 e alle 1905 del 2016. Anche in questi primi sei mesi del 2017 il trend sembra in crescita.
Come ci spiega però Patrizia Pozzana, nonostante i risultati positivi dell’Avis di Genzano, siamo ugualmente in emergenza.
Un’emergenza costante negli ultimi mesi: in estate si dona di meno, ci sono molti più incidenti e salgono le richieste di trasfusioni.
Se nel nostro territorio la raccolta è in attivo, se si considera Roma e provincia, il bilancio resta in passivo. Per scongiurare la carenza estiva di sangue, è fondamentale programmare le donazioni.
Ma come si porta la gente a donare? Patrizia ci spiega che tutto nasce dal forte legame che lega l’Avis con il territorio, dal costante lavoro dei volontari e soprattutto coinvolgendo sempre di più i giovani.
Proprio con questa finalità è nato il progetto portato avanti dall’Avis di Genzano con le scuole elementari. Incontri nelle aule scolastiche e nella sede, dove i ragazzi, anche se non possono ancora donare per la giovane età, possono approcciarsi con tematiche importanti per la loro crescita. Si impara così cos’è il volontariato, cosa vuol dire donare; una vera e propria lezione di educazione civica, di etica. Coinvolgendoli saranno gli stessi ragazzi a portare i genitore a donare.
Oltre le campagne pubblicitarie nazionali, resta fondamentale il passaparola.
La sede dell’Avis è parte integrante della comunità, tutti possono fare del bene donando ma anche riceverlo. A tutti gli uomini tra i 45 ed i 65 anni viene effettuato il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) ed a tutte le donne il dosaggio ormonale della tiroide, inoltre una nutrizionista è a disposizione dei donatori.
Per superare la paura dell’ago non resta che affidarsi alla competenza dei due infermieri trasfusionisti, alle comodissime poltrone per i prelievi, girarsi e non guardare l’ago, e senza neanche accorgersene, nel giro di pochi minuti ci si a fare colazione!
CALENDARIO DELLE DONAZIONI