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Marine Le Pen : La rivoluzione nazionalista

Martedì, 10 Dicembre 2013 18:07

Sono ormai due anni che in Francia governa il presidente François Hollande, leader del Partito Socialista. Un personaggio alquanto scomodo a causa della sua carriera politica.

Definito spesso tecnocrate dai suoi stessi alleati, criticò aspramente negli anni ’90 i vertici del partito e continuò a portare avanti una politica basata sulla solidarietà , conservando una modernità non trascurabile.

I nemici del socialista Hollande non sono altro che i sostenitori di Marine Le Pen , figlia di Jean Marie le Pen, politico di estrema destra che tra il 1972 e il 2011 ha portato avanti le posizioni antisemite e razziste del Fronte Nazionale. La figlia, che ha ereditato il posto del padre all’interno dello stesso partito, prende quasi il 18% dei voti alle presidenziali del 2012. Viene indagata dalla procura lionese per incitazione all’odio ,alla discriminazione e alla violenza, dopo alcune sue dichiarazione molto discutibili sull’omosessualità e  sull’immigrazione (“ Viene prima il francese”) . 

Secondo Marine le Pen, l’identità nazionale francese è un carattere da salvaguardare fino all’ultimo, per far si che si possa creare una forma di stato sociale, il che ci rimanda  ad un’ideologia fortemente nazionalista . 

Fecero scalpore le sue posizioni conservatrici  e obsolete sull’eutanasia  e l’aborto, che secondo ella debbano essere puniti con la pena capitale; le dichiarazioni anti UE stupirono l’intera Francia, poiché la signora in questione ha più volte demolito il concetto di moneta unica,preferendone una a parte e altrettante volte ha predetto la fine dell’euro. 

Le affermazioni sull’omosessualità  ci fanno capire di come  purtroppo all’interno dell’ Europa persistano organizzazioni di stampo chiaramente di estrema destra e soprattutto come possano agire indisturbati . La rivoluzione nazionalista di Marie Le Pen, che circa un anno fa scese in campo per le presidenziali e ora per il crollo dell’UE, si muove indisturbata tra i meandri di un governo di sinistra la cui immagine è seriamente sporcata e abilmente contraffatta da un’ opposizione  a dir poco spietata.