Fabio Anselmo è l'avvocato che ha seguito tutta la vicenda. Non è digiuno, purtroppo, a casi del genere: fu il legale anche della famiglia Aldrovandi, del caso Uva e Budroni che abbiamo raccontato sempre ai nostri microfoni.
Nell'intervista che gli abbiamo fatto giovedì 6 Novembre, a Politically Scorrect, ha ripercorso tutti i passaggi del lungo calvario processuale. "Per noi era chiaro fin da subito - ci confessa - che sarebbe stato un gioco al massacro anche per i tanti depistaggi incontrati. E purtroppo, almeno fino ad ora, non ci siamo sbagliati". Anselmo ha chiarito tutti i dubbi e tutta la strategia processuale portata avanti questi anni, grazie al supporto fondamentale e incrollabile di Ilaria Cucchi: "Stefano, secondo noi, è stato pestato di botte nel carcere sotto al Tribunale di piazzale Clodio, dove ognuno si è lavato le mani e ha detto, nel processo, di non aver visto nulla. Ma come è possibile?"
Quando gli chiediamo se crede agli appelli per la ricerca della verità da parte di molte istituzioni del nostro Paese, conferma che "la prudenza è d'obbligo perché in questi casi la retorica è facile. Però forse stavolta sono sincere: anche perché il caso è davanti a tutti i cittadini che sentiamo vicini come non mai".
Vi riproponiamo, anche, l'intervista che facemmo ad Ilaria Cucchi qualche mese fa. Buon ascolto!
(realizzato da Alessio Valeri e Simone Piloni)