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Latin Lover, la recensione

Lunedì, 16 Marzo 2015 18:14

Dal 19 marzo Cristina Comencini torna in sala con una commedia che fa sorridere, le protagoniste assolute sono le donne

Saverio Crispo è stato il grande attore del cinema italiano. Ha avuto tutto dalla vita: successo, riconoscimenti, ma soprattutto, donne. Sono proprio le donne e le figlie che lui ha seminato nel corso della sua vita, a ritrovarsi nel decennale della sua morte nel paesino pugliese dov’è nato, per commemorarlo. Susanna, la figlia italiana, Stephanie, la francese, Segunda, la spagnola e Solveg, la svedese, tutte avute da donne diverse e tutte con il nome che inizia per S, un marchio di fabbrica. Ci sono anche le due vedove, Rita e Ramona.Nessuna di queste donne lo ha mai conosciuto veramente. Nella loro breve convivenza, tra continui piccoli litigi e vecchi rancori, piano piano tutte le ombre sul grande divo si distendono in un clima tragicomico. 

Motore immobile del film di Cristina Comencini è proprio il grande divo. Rivivendo nei ricordi delle donne amate, Saverio si aggira tra loro come uno spettro invisibile ma sempre presente, alimentando piccole invidie e plasmando ancora una volta la sorte delle persone che lo circondano. Ognuna delle figlie ha mitizzato il padre, amandolo e odiandolo senza mai averlo conosciuto realmente, e ognuna delle sue mogli lo ha adorato, chiudendo gli occhi su chi fosse realmente. Progressivamente diventa centrale nel film, la ricerca di una nuova identità femminile, fuori dallo sguardo ammaliante del divo e libera dai conflitti tra donne.

Il film è una commedia piacevole. Ricorda per certi versi quelle pellicole corali, come Il grande freddo (L. Kasdan) o Otto donne e un mistero (F.Ozon), dove l’elemento trainante e comune fra personaggi molto diversi fra loro è rappresentato da un’unica figura. In questo caso al centro c’è Saverio, che ricalca a pieno l’immagine dei divi italiani. Si vede infatti Francesco Scianna, che dà il volto del Latin Lover, impegnato in numerose scene arcinote nei panni di Mastroianni, Gassman, De Sica, Bene e moltissimi altri. Intorno alla figura di Saverio in bianco e nero, con un maglione a collo alto e la sigaretta in bocca, si muove l’harem di donne che si è trascinato per tutti questi anni, rappresentato dalle moglie Virna Lisi (Rita), Marisa Paredes (Ramona), e le figlie Angela Finocchiaro (Susanna), Valeria Bruni Tedeschi (Stephanie), Candela Peña (Segunda), Pihla Viitala (Solveg).

Cristina Comencini torna nelle sale con una commedia dai toni a tratti grigi, che ci fa sorridere, dirigendo un cast ricco di stelle. Il film scorre leggero, calmo, su una trama lineare e senza colpi di scena, ma tuttavia onesta, senza alcuna pretesa, capace di farci uscire dalla sala con il buon umore. Nella pellicola, inoltre, l’ultima apparizione di Virna Lisi, forse l’ultima grande attrice italiana, scomparsa lo scorso 18 dicembre, capace di regalare ancora un ultimo sorriso velatamente ironico, che tanto ha fatto sognare, lasciando dietro di sé un immagine  emblematica.

Giudizio finale: il film è senza pretese, e riesce a strapparci un sorriso anche senza volere. Ideale per una domenica pomeriggio, 7/10. 

 

Cast completo:

Angela Finocchiaro         Susanna

Virna Lisi                         Rita

Valeria Bruni Tedeschi    Stephanie

Marisa Paredes                Ramona 

Candela Peña                   Segunda

Pihla Viitala                     Solveg

Francesco Scianna           Saverio

Jordi Molla                       Alfonso

Lluís Homar                     Pedro

Claudio Gioè                    Marco Serra

Neri Marcorè                    Walter