Ha preso il via il 26 marzo l’ottava edizione dell’Irish Film Festa presso la Casa del Cinema di Roma e Radio Libera Tutti era presente per voi
Giunta ormai alla sua ottava edizione, il 26 marzo ha avuto luogo presso la Casa del Cinema di Roma, l'Irish Film Festa, il festival sul cinema irlandese. La rassegna non poteva che muovere i primi passi con il film dell’ospite d’onore di quest’ anno: Lenny
Abrahamson.
L’apertura alle 17.00 era col film d’esordio del cineasta irlandese “Adam & Paul” del 2004. Girato a Dublino, dove Lenny è nato, racconta una giornata di vagabondaggio dei due protagonisti interpretati in modo impeccabile da Mark O’Halloran e Tom
Jordan Murphy. Amici fin da piccoli, i due tossicodipendenti sono alla ricerca di una dose d’eroina. La coppia di derelitti stralunati si imbatte in vicende tragicomiche dall’animo quasi Beckettiano (per rimanere in terra d’Irlanda). Non è la violenza
ma la disperazione e una vena comica nera il motore di un film che si snoda lungo un percorso circolare e vede i due finire la giornata nel punto dove l’avevano iniziata, come un perfetto giro d’orologio. Furtarelli andati male, goffaggine, poesia e
lirismo si incastrano alla perfezione in questo film amaro quanto realistico.La proiezione successiva è una vera sorpresa con il documentario diretto da Mark McCauley e scritto dallo stesso insieme a Gerry Anderson. “ A City Dreaming” è il titolo
di quest’opera dedicata alla città di Derry o “Stroke City”, come amava definirla Anderson, per via del doppia nome Derry – LondonDerry che racconta molto delle due anime di questa città e della sua storia. 64 minuti di proiezione che scivolano
via facendoti entrare in sintonia immediata con la città e la sua gente. Il materiale d’archivio è stato corroborato da tanti filmati amatoriali in super8 regalato dalla gente comune di Derry in cambio del riversamento su digitali.Non bisogna conoscere
profondamente la storia d’Irlanda per ammirare questo documentario dal piglio leggero, ironico e dolce che pur narra anche vicende dolorose. Lo sguardo compassionevole e lucido sulle anime di Derry non può che suscitare emozioni forti. Non c’è rabbia
né risentimento in questa “pellicola” ed a notarlo è una spettatrice che al termine della proiezione rivolge alcune domande al regista intervenuto alla Casa del Cinema. Degna di nota anche il brano finale su cui scorrono le immagini dei “Troubles”
alternate a quelle della vecchia Derry. Inizialmente doveva essere “Hurt” cantata da Johnny Cash ma scritta dai Nine Inch Nails. I diritti d’autore troppo alti e il fatto che il brano non coprisse completamente i 4 minuti e rotti che necessitavano al
regista, han fatto sì che lo stesso scrivesse il testo del brano definitivo e lo affidasse alla voce di un cantante suo amico: una vera perla.La serata inaugurale si chiudeva col saluto dell’Ambasciatore d’Irlanda S.S. Bobby McDonagh e la proiezione
di “Poison Pen”.Il festival prosegue oggi, sabato e si concluderà domenica con le proiezioni, tra le altre, di “Song of The Sea” di T. Moore e “Frank” di Abrahamson che incontrerà il pubblico alla Casa del Cinema.Vi ricordiamo che tutte le proiezione
sono gratuite fino ad esaurimento posti! Per qualsiasi curiosità e informazione, ecco i link utili:
Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni 1, Villa Borghese.