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"Il giovane Montalbano", al via la seconda stagione

Lunedì, 14 Settembre 2015 13:58

Parte stasera, lunedì 14 settembre in prima serata su Rai 1, la seconda stagione de “Il giovane Montalbano”.

Confermato il cast della scorsa stagione con l’innesto di alcune novità. Alla conferenza stampa di presentazione presso gli studi Rai di Viale Mazzini erano presenti il produttore Carlo Degli Esposti , gli sceneggiatori ed il cast al completo compreso Andrea Tidonia (Giuseppe Fazio), Fabrizio Pizzuto (Catarella) e Serena Iansiti nei panni di Stella Parenti (new entry).

L’attesa è tanta e tangibile fra tutti, per quello che è uno dei fiori all’occhiello di Rai Fiction. Era dura scontrarsi con il gigante Montalbano della serie che ha visto Zingaretti alle prese con le storie nate dalla penna di Andrea Camilleri ma il successo è confermato dal fatto che la serie scorsa è stata venduta in 52 paesi fra cui il Giappone e gli Stati Uniti ed in Francia andato in onda su France 3, con risultato maggiore della media di rete.

Ecco cosa ci ha detto il regista Gianluca Maria Tavarelli:  “Mi sono e ci siamo molto divertiti a raccontare l’amore. Con Michele e Sarah abbiamo pensato come sottrarre quelle situazioni allo stereotipo dell’amore e ancor di più della fiction. Cosa e come raccontare in più delle loro vite. Credo che siamo riusciti a raccontare l’amore in modo ricco di sfumature e atmosfere. Ci tenevamo che il retroterra di quelle situazioni avessero uno spessore e non fossero di mero appoggio a quelle dei gialli.”    

Michele Riondino che interpreta Montalbano:“ In questa stagione ci saranno eventi che se fossero andati in porto avrebbero modificato per sempre la storia di Montalbano. Questa è una leva importante su cui gli sceneggiatori hanno lavorato e che è un ottimo escamotage per attrarre ancora quel pubblico che pensa di sapere tutto del personaggio.”

“A me piace tanto lavorare con Montalbano. E’ faticoso perché si lavora 6 giorni la settimana con una media di 11/12 ore, però lo si fa con una gioia che rende l’esperienza unica. Unica perché lavoriamo su personaggi scritti dall’autore con cui direttamente ci confrontiamo e questo rende il lavoro straordinario e che ci rende dei privilegiati nel mondo della fiction italiana. Un prodotto che racconta in maniera dettagliata e volutamente “stereotipata” il sistema culturale italiano. Italia raccontata attraverso Vigata, paese che non esiste ma che rappresenta il sud. Sud raccontato anche attraverso stereotipi, cosa che lo rende appetibile anche all’estero dove fondamentalmente siamo famosi per sole, pizza e mandolino. Vigata è la rappresentazione teatrale di alcuni stereotipi mentre le indagini e i crimini che si commettono sono l’ espressione della cultura del giallo italiano”.

Francesco Bruni firma con Camilleri il soggetto della serie: “Rispetto all’altra serie abbiamo approfondito il mondo emotivo dei personaggi. La sfera sentimentale e il rapporto tra Salvo e Livia si fa più maturo, adulto, ricco e complesso portandosi dietro tutto quello che i rapporti d’amore si portano appresso. Tutto questo raccontato con forza, drammaticità e verità grazie al nostro cast. Una serie che coniuga quindi tante cose. La trama gialla sempre di altissimo livello a cui si aggiunge il lato commedia sviluppato con il personaggio di Mimì (Alessio Vassallo) che entra subito in azione con la sua verve.”

Bruni racconta anche del sentimento di Camilleri nei confronti del Giovane Montalbano: “ Lo vive con grande partecipazione e generosità. Non ha mai fatto nessun tipo di resistenza correggendo solo la nostra rotta in alcuni momenti in cui noi abbiamo pensato nel passato di Montalbano potessero esserci cose che lui non condivideva.”

Sarah Felberbaum è Livia: “Ho notato come questa Livia non sia così amata e ci tenevo a renderla vera simpatica e raccontare come sia difficile per una ragazza affrontare un rapporto del genere. Con la distanza e il lavoro altamente pericoloso che il proprio uomo deve affrontare.   

    

Alessio Vassallo è Mimì Augello: “Quella tra Mimì e Salvo è l’amicizia che tutti invidiamo. Io vorrei avere un amico come Salvo. Litigano, si ingelosiscono, non si parlano per giorni, poi si abbracciano, vanno a cena insieme e poi … Questa è amicizia con la A maiuscola. A proposito del mio personaggio mi preme dire che oltre al Mimì “femminaro” ( il vizio non lo perde) vedremo anche  il lato umano di Mimì. Le scelte drastiche che farà Montalbano metteranno anche a rischio l’amicizia tra i due.”

Insomma questa serie ha una ambizione più alta rispetto alla precedente. Nella prima hanno ricostruito la geografia del personaggio, mentre questa nuova è un romanzo di formazione più profondo. Una serie che spiegherà perché e come Montalbano è diventato l’uomo e il poliziotto che conosciamo. 

Noi in anteprima abbiamo visto la prima delle sei puntate che daranno corpo alla stagione: “L’uomo che andava appresso ai funerali”. La visione conferma solo parzialmente quanto si è detto e accennato in conferenza stampa.

L’amalgama tra gli attori si nota, la storia fila e il mix appare quello giusto tra i generi che si vanno a intersecare. Promossi con riserva da noi, il giudizio a voi da stasera.

 

Articolo e gallery fotografica a cura di Alessandro Giglio