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Era d'Estate, il film di Pre-Apertura della Festa del Cinema di Roma

Giovedì, 15 Ottobre 2015 11:11

La Pre-Apertura della Festa del Cinema di Roma 2015 si è tenuta al Maxxi - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, con il pregevolissimo lavoro di Fiorella Infascelli sui mesi trascorsi da Falcone e Borsellino all'Asinara con le loro famiglie dopo la soffiata di un attentato imminente nei loro confronti.

Di cose ne ho lette molte riguardo i giudici di Palermo, della strage di Capaci e di via d'Amelio, ma il film della Infascelli (cosceneggiatrice insieme ad Antonio Leotti nella veste anche di consulente storico) è altro. Siamo nell'estate del 1985 e la minaccia di un imminente attentato che colpirebbe i due giudici e le rispettive famiglie è intercettata dai Carabinieri dell'Ucciardone.

E' per questo che Caponnetto, a capo del pool antimafia, agisce d'urgenza e spedisce i due nuclei familiari all'Asinara dove soggiorneranno nella foresteria del carcere di massima sicurezza. Non potranno muoversi liberamente per l'isola, non potranno comunicare telefonicamente e saranno costantemente sotto l'occhio vigile delle guardie penitenziarie.

Al maxi processo mancano però appena tre mesi e senza le carte a disposizione il processo è a forte rischio. E' in questo esilio forzato che, tra l'angoscia per le sorti dei propri congiunti e la paura di veder naufragare tanto lavoro invano, la regista romana mette in scena il suo film trovando un perfetto equilibrio tra la storia privata e quella di un pezzo di storia recente del nostro Paese.  

L'occasione che ha indirizzato la regista è stato piuttosto casuale. Impegnata in un documentario sull'isola dove gli operari del petrolchimico si erano autoreclusi all'interno del vecchio carcere come forma di protesta, fu condotta da uno di questi ad una casa rossa sul mare: la stessa dove i due magistrati  trascorsero i giorni che precedettero il maxi processo, la stessa dove le sequenze sono state girate.

La sceneggiatura è meticolosa e puntuale, la regia potente, scarna ed essenziale come l'isola su cui le vicende sono ambientate. L'isola, la quinta protagonista del film a tutti gli effetti, viene ritratta costantemente e pare mutare ogni volta al mutare dei sentimenti e delle sensazioni provate dai suoi illustri residenti e delle loro compagne.

Ogni schermaglia tra i due, ogni dialogo è frutto di un fedele ed accurato studio sui protagonisti e benchè ovviamente frutto di fantasia, lo è comunque solo parzialmente, restando credibile in ogni istante. I due uomini ritratti risultano autentici grazie anche alle interpretazioni senza sbavature di Giuseppe Fiorello / Paolo Borsellino e Massimo Popolizio / Giovanni Falcone.

Ogni elmento del cast risulta a fuoco e le figure delle due compagne ( Valeria Solarino è Francesca Morvillo e Claudia Potenza Agnese Borsellino)   si sviluppano pian piano mostrando di non essere  affatto marginali nell'economia della storia. Le due famiglie sono strappate letteralmente all'improvviso dalla vita di tutti i giorni con coscienza del motivo per cui vengono "deportati".

Ognuno risponde a modo suo e anche qui regia e sceneggiatura sanno raccontare le vicende umane con sensibilità e tatto. Ne escono ritratti di uomini coraggiosi, puntigliosi sul lavoro, amici e compagni con tutte le differenze che si portano dietro. E' valorizzato il lato ironico dei due in un film in cui la morte, loro malgrado aleggia sempre.

I due sono coscienti della possibilità che questa li colga in qualsiasi momento eppure nei loro sguardi, quelli che si posano sui loro familiari soprattutto, non c'è solo la normale ansia, ma speranza, amore, fiducia e forza ed è piacevole e sorprendente notare come ogni sfaccettatura sia valorizzata. Quel domicilio coatto che per un pò diverrà vacanza coatta, dapprima osteggiata e vissuta con fastidio, finirà con l'essere con molta probabilità, il momento di maggiore spensieratezza e intimità per le due famiglie.   

Il resto va scoperto da sè, sapendo che sorridere e riempirere il cuore d'emozioni sarà una costante in un film che non cerca mai l'applauso a tutti i costi o la lacrima facile, tutt'altro, ed è questo il suo vero punto di forza. Bell'inizio per #RomaFF10, speriamo si continui così.

Per vedere il film in sala dovrete pazientare, si parla di marzo prossimo, ma la speranza dello stesso Domenico Procacci di Fandango è che ci si riesca qualcosa prima, voi segnate in agenda.    

 

ERA D'ESTATE : LE FOTO