Tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, "Suburra" altro non è che un intreccio di storie di potere, politico e religioso, corruzione e malavita romana. Il titolo stesso allude all'antica suburra romana, un vasto e popoloso quartiere, malfamato e teatro di corruzione, miseria e sporcizia, la stessa che il cadere impetuoso della pioggia cerca di ripulire, finendo col trascinare a sè la maggior parte dei personaggi i quali si troveranno ad affrontare l'"Apocalittica" resa dei conti .
Un film in cui le bellezze storiche e naturali di Roma sono oscurate dall'abbrutimento dei personaggi protagonisti, non solo vuoti ma anche spietati in cui l'unica legge che li domina e' "mors tua vita mea".
Sollima è riuscito così a portare sul grande schermo un film, che sconfina tra il thriller, il noir ed il poliziesco (senza però far comparire mai le forze dell'ordine in tutto il film). Un grande difetto e' però il tono oggettivo della narrazione che nonostante la diversità' di storie e personaggi, rimane piatta, schiacciata e poco capace di coinvolgere e suscitare emozioni.
Alternandosi costantemente tra realtà e finzione, le sequenze d' azione risultano così poco reali e fredde, vivacizzate solo grazie al ricorso ad un'automatica estetica da serie: macchina a mano, tonalità bluastre ma soprattutto una colonna sonora magnetica ed enfatica, necessaria per richiamare l'attenzione sul piccolo-schemo, ma che nei lungometraggi rischia di creare una ridondanza in cui tutte le sequenze sembrano eccessivamente drammatiche. A fronte del contenuto cinismo, privo di paternalismi o moralismi, il regista e' riuscito comunque implicitamente a comunicare un messaggio positivo, di speranza,oseremmo dire: chi si sporca in questo modo non può rimanerne indenne.
di Silvia Vetrano
Qui la tracklist completa della colonna sonora di Suburra