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Lo chiamavano Jeeg Robot, un Santamaria supereroe per l'action italiano

Sabato, 06 Febbraio 2016 00:31

Lo Chiamavano Jeeg Robot è un film di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Uscirà nelle sale il 25 Febbraio.

Enzo (Claudio Santamaria) è un uomo sulla trentina che, a dire il vero, non ha nulla di speciale. La sua vita è caratterizzata da piccoli furti, con i quali riesce a malapena a sopravvivere. La sua casa è sudicia, con le pareti piene di muffa. Non ha amici, non desidera averne. Il suo pane quotidiano sono i film porno e lo yogurt alla vaniglia. Enzo vive a TorBella Monaca, da sempre. Praticamente l'ha vista nascere. Quasi tutti i suoi amici sono venuti a mancare. Nessuno per cause naturali. Qualcuno è stato ammazzato, dicono, dai fascisti. Altri dalle loro stesse mani e dalla droga. Troppo facilmente reperibile.

In una giornata soleggiata di un giorno qualsiasi, Enzo ruba un orologio d'oro. Da qui, incomincia la fuga da quelli che sembrano essere i precedenti proprietari. Finché non trova riparo nelle acque del Tevere dove qualcosa di viscido, nero ed estremamente radioattivo, lo doterà di forza disumana. Come ogni film di supereroi che si rispetti, non può mancare il villain e la donzella da portare in salvo: Alessia (Ilenia Pastorelli), una ragazza fragilissima, che non è mai cresciuta, con la passione per Jeeg Robot.

Nel nostro particolare caso il villain è Lo Zingaro (Luca Marinelli) è un ragazzo cresciuto col mito della fama. Vorrebbe il suo riscatto, è stufo dell'odore dell'aria del suo quartiere e della vita che conduce. Nessuno lo ricorda, sebbene abbia partecipato per qualche tempo ad un noto programma televisivo. Questo oblio, lo distrugge. Guadagnandosi da vivere illegalmente, con l'ausilio dei suoi scagnozzi, tra omicidi e rapine fallimentari, lo Zingaro si troverà faccia a faccia con Enzo alias Jeeg Robot. In uno scontro ad armi quasi pari.

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT: BELLA SCOPERTA!

Lo Chiamavano Jeeg Robot è un film sorprendente. Enzo è un eroe con le mani sporche di sangue che non sa più abbracciare. La solitudine e l'ambiente marcio e degradato che lo circonda, lo hanno reso immune ai sentimentalismi. Non è più in grado di sentire nulla. I suoi amici se ne sono andati molto prima di lui, per questo sente opprimente il peso di chi è sopravvissuto.

Claudio Santamaria è un attore potente, sensibile, che riesce ad entrare in maniera meravigliosa nei panni di questo eroe di periferia dalla scorza dura ma dall'animo nobile. Ilenia Pastorelli è una piacevolissima scoperta; la ragazza ha partecipato alle 12a edizione de Il Grande Fratello e lo sceneggiatore Nicola Guaglianone ha ammesso di essersi ispirato a lei per questo personaggio. Perciò la parte non poteva che essere sua.

Per il regista, Gabriele Mainetti, è il primo lungometraggio e si fa fatica a crederlo. Il suo cortometraggio, Tiger Boy, riscosse un così grande successo da trovare posto nella short list per la Nomination agli Oscar dell'86a edizione degli Academy Awards. Una maturità ed un talento che non si trovano spesso in un giovane classe '76. Per quanto riguarda questo suo primo lungometraggio, Gabriele confessa di aver tratto ispirazione dalla pellicola Léon; l'eroe tutt'altro che senza macchia, l'umanità di quello che è eticamente considerato male. Ed infine Luca Marinelli: perfetto, geniale, nei panni dello Zingaro, che riecheggia Buffalo Bill, principale antagonista de Il Silenzio degli Innocenti.

Lo Chiamavano Jeeg Robot è la storia di un eroe di periferia che non teme di sporcarsi le mani per ciò in cui crede. E' un eroe imperfetto, maldestro, sudicio, vero. Per questo ci piace. Perché ci commuove, ci fa ridere, ci fa riflettere. Lo Chiamavano Jeeg Robot è un film coraggioso, nuovo per il panorama italiano. Una pellicola di puro intrattenimento, da non perdere, che fa bene il suo lavoro. E non vuole insegnarci nulla. Sarà invece per questo, per l'umiltà delle sue intenzioni, che si esce dalla sala profondamente cambiati. Trasformati. Jeeg Robot.

di MELISSA BLASI