Cine'n'eat - per quelli che hanno una relazione aperta con il proprio divano.
Bene, siete contenti che Di Caprio abbia vinto finalmente la sua preziosa statuetta (l'anno in cui peraltro non è che ci fosse chissà che concorrenza? Ma questa è un'altra storia...). Ora che avete messo via tutti i vostri meme, forse possiamo parlare di un attore serio, di un uomo rimasto sempre umile nonostante sia stato il terzo a essere nominato agli oscar sia come miglior attore che come miglior sceneggiatore (solo Chaplin e Welles prima di lui). Stiamo parlando di Sylvester "Sly" Stallone. 39 anni dopo quelle nomination, anni in cui venne snobbato dai fighetti dell'Academy, il suo nome viene inserito fra le candidature per Miglior Attore non Protagonista. Ma, ancora, non vince. E noi, per ripicca, vi consigliamo una cena a base di pugni tutti da scaricare in faccia a quelli che hanno bisogno di vedere un attore che fa tante smorfie per poter dire che è bravo.
Di Caprio ha dovuto fare di tutto per recitare nei suoi film?! Dite ch'è fico in Revenant perchè si è rotolato nel fango per 90 minuti? Stallone lo fa dall'82 (il primo Rambo). Ed è dal '76 che, anche se per finzione cinematografica, prende pugni (e state certi che qualche cazzotto vero se l'è preso!). A sessant'anni Stallone si è rimesso in pantaloncini ed è salito ancora sul ring per il suo Rocky Balboa (2006). E sono 40 anni che racconta la storia dei relitti, dei signor nessuno, dei dimenticati-della-società che lottano per riconquistare una voce. Ma niente oscar. E per ripicca voi vi (ri)vedrete Rocky IV, il più cafone e pacchiano della serie. Quanto tempo è passato dall'ultima volta che l'avete visto, o anche solo avete osato nominarlo? Ma, se già non lo apprezzate, provate a guardalo senza pregiudizi: quel film ha tutto. C'è l'amore e la vendetta; c'è l'allenamento nella neve e il supersoldato-che-te-spiezza-in-due. È la fuckin' Cold War, la Guerra Fredda, ma fredda davvero, nella neve e contro il vento, con tronchi grossi al posto dei pesi e le scalate al posto delle attrezzature da palestra. Guardate Rocky IV perché se io posso cambiare, e voi potete cambiare, tutto [l'Academy] può cambiare!.
LA RICETTA
Allora per sigillare la tolleranza e la solidarietà fra popoli suggeriremmo una ricetta russa che richiede 40 minuti di preparazione, pochi ingredienti e spirito di abnegazione e curiosità per le differenze: il сы́рник[и] , ovvero Syrniki.
Attenzione: è un dolce fritto, quindi va preparato prima del film e poi fritto, anche sul momento.
Ingredienti:
- 4 tazze di ricotta prodotta nelle più alte montagne della vostra regione,
- 4 tuorli d'uovo (possibilmente di fenice)
- 40 g di zucchero bianco quasi cristallino
- 75 g di farina bianca setacciata
- 1 pizzico di sale
- Burro (prodotto nelle stesse montagne della ricotta o più al nord)
- Zucchero a velo
Lavorare la ricotta con i rossi d'uovo, lo zucchero, la farina bianca setacciata e il pizzico di sale.
Quando il tutto è ben amalgamato, in sintonia ed estrema fratellanza dividete il composto in 4 parti uguali di modo che non si faccia alcuna disparità e da ogni parte ricavate un cilindro lungo 8 cm (senza righello o metro non vale, eh).
Lasciare in frigo per 40 minuti assicurandogli di essere nella propria casa natale.
Quindi tagliare ogni cilindro in 4 parti uguali (mi raccomando all'uguaglianza, di nuovo) e [a questo punto potete mettere play] friggete le frittelle ottenute in burro caldo.
Quando saranno dorate/abbronzate da ambo i lati passarle sulla carta assorbente e poi spolverizzarle con zucchero a velo. Sicché loro proveranno il gusto della più tipica abbronzatura americana e voi (siamo tutti un po' americani) la dolcezza velata di una ricetta russa!
di Toffee Cordaro e Mario D'Angelo