Girato tra il Trentino Alto Adige ed il Lago D'Iseo, onnipresente nelle riprese della casa del protagonista, My Father Jack appartiene a quella schiera di film difficile da incastonare in un singolo genere. Zangardi cambia registro rispetto al suo ultimo lavoro "L'esigenza di unirmi ogni volta con te", e questa volta mescola una nella commedia i tratti tipici del grottesco con l'action poliziesco. Luca Morsella, scomparso di recente aveva ideato il soggetto, e Zangardi ritenendo opportuno non allontanarsi dal suo lavoro, ha prestato fiducia nelle scelte di Luca. Ecco che alcune sorprese del cast lo sono state proprio per il regista.
Come si fa a raccontare una storia come questa? Forse come poche altre volte l'invito è a provare per credere. Toni da telenovela sudamericana si fondono con la farsa. Matteo Branciamore è un avvocato alla soglia dei trent'anni in rampa di lancio grazie alle sue capacità ma anche grazie al padre della sua fidanzata Clara (Claudia Vismara), titolare del prestigioso studio Pontecorvo (Ray Lovelock). Dovrà difendere un pentito di mafia (Adolfo Margiotta) nel mentre dei preparativi per il suo matrimonio. Non solo questo però, perchè le ricerche affidate ad un investigatore privato su quel padre che non ha mai conosciuto, stanno avendo finalmente i frutti desiderati.
L'ingresso nella propria vita di quello che sembrerebbe essere suo padre cambia le carte in gioco. E' davvero suo padre? Perchè spunta fuori proprio ora? C'è qualche connesione tra la sua apparizione ed il processo in corso?
Tecnicamente ben girato da un regista preparato come Zangardi, il film qualche pecca ce l'ha. Eppure l'atmosfera surreale e bizzarramente comica può far breccia nel pubblico. Merito anche di un cast variegato e di valore. Lo sono in primis Francesco Pannofino, vero mattatore del film, ma pure l'ottima Claudia Vismara (sexy ed incisiva) e il suo promesso sposo Matteo (un bel ritorno per Matteo Branciamore, una sorpresa nel film come pure durante l'intervista in cui lo scopriamo disponibile, gentile e spiritoso).
Ci sono anche due professionisti di lunga data a far coppia in "My Father Jack": Eleonora Giorgi e Ray Lovelock. La prima, presente all'anteprima stampa, ci concede una bella chiacchierata.
Primissima volta sullo schermo in un ruolo neppure troppo defilato per Elisabetta Gregoraci, che pare averci preso gusto col grande schermo.
L'altro esordio in questo film è quello di Nina Zilli, autrice per la prima volta di una colonna sonora. Galeotta l'amicizia della piacentina con Matteo Branciamore. E' lui a metterla in contatto con Zangardi, il resto è storia. Entra in punta di piedi in questa nuova avventura Nina, ma lo fa anche in quest'ambito con grande verve, curiosità e voglia di giocare con le note.
Impossibile non citare infine un grande caratterista del nostro cinema: Antonino Iurato è super!
di Alessandro Giglio