Nascono nel 1959 (la prima edizione sarà nel 1960) grazie all'idea di tre corrispondenti stranieri, un americano, un tedesco ed un inglese. Erano gli anni del neorealismo e di Luchino Visconti e giovedì sono arrivati alla 56esima edizione. Parliamo del Globo d'Oro, premio cinematografico assegnato in Italia dalla stampa estera. Ieri la premiazione si è svolta nella magnifica cornice di Palazzo Farnese a Roma, sede dell'Ambasciata di Francia. Radio Libera Tutti c'era e vi racconta chi è intervenuto e chi stato premiato.
La prima edizione incoronò Pietro Germi con "Un maledetto imbroglio", stavolta il Miglior Film va ad un giovane, Gabriele Mainetti, che col suo "Lo chiamavano Jeeg Robot" ha già fatto incetta di premi, dai David di Donatello alle candidature ai Nastri d'Argento, e non ultimi i 4 Ciak d'Oro.
Non ci sono premi multipli per nessun film ai Globi d'Oro e sorpese vere non ce ne sono, fatte salve forse un paio. Parlo di Ondina Quadri che strappa il premio come Miglior Attrice con la sua interpretazione in "Arianna" di Carlo Lavagna, superando Ilenia Pastorello che aveva trionfato ai David per "Lo chiamavano Jeeg Robot". L'altra sorpresa arriva col premio assegnato per le Musiche a Carlo Crivelli che batte la concorrenza di Ennio Morricone per "La Corrispondenza" di Tornatore e Nicola Piovani per "Assolo" di Laura Morante.
Dal 1995, il Globo d'Oro si assegna anche alla Carriera e a succedere al grande Dante Ferretti, premiato nel 2015, è una coppia d'attori, coppia sul set e nelle vita: Roberto Benigni e Nicoletta Braschi.
Il premio Oscar, in carriera già premiato con 3 Globi, e la sua compagna sono presenti alla cerimonia, e se Nicoletta è schiva perchè visibilmente emozionata, Roberto è il solito fiume in piena, più che ai nostri microfoni, al momento della consegna dei premi.
La coppia è premiata con questa motivazione: " L'Associazione della Stampa Estera consegna il “Globo d'Oro alla Carriera 2016” alla coppia più popolare del cinema italiano di oggi. Fuori dagli schemi in tutto, loro due non raccontano la cultura, la fanno. Più italiani tra gli italiani, rappresentano una vera quintessenza dell’imprevedibile anima di questo Paese. Sanno di continuo tradurre l’arduo in un linguaggio universale che affascina e incanta. Una coppia la cui carriera ha raggiunto e superato vette e sogni."
L'altro premio speciale di questa edizione va invece a "Fuocoammare"di Gianfranco Rosi ( che però non è a Roma per riceverlo), già Orso d'Oro a Berlino 2016 con questa motivazione: il “Gran Premio della Stampa Estera 2016” rende omaggio a un’opera forte che è un grido di rivolta di fronte a una tragedia continua ormai percepita con rassegnazione, come una sorta di normalità. Fuocoammare descrive un popolo di pescatori che accoglie a braccia aperte tutto quello che viene dal mare, compresa la disperazione umana, con una generosità che riscatta l'Europa dal filo spinato e delle ossessioni identitarie.
Questi tutti i premi assegnati:
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO - "Tra le dita" di Cristina K. Casini
MIGLIOR DOCUMENTARIO - "If Only I Were That Warrior" di Valerio Ciriaci
MIGLIOR OPERA PRIMA - "L’Attesa" di Piero Messina
MIGLIORE COMMEDIA - "Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese
MIGLIOR FILM - "Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti
MIGLIORE SCENEGGIATURA - Ivan Cotroneo e Monica Rametta per "Un bacio"
MIGLIORE ATTRICE - Ondina Quadri per "Arianna"
MIGLIORE ATTORE - Elio Germano per "Alaska"
MIGLIORE MUSICA - Carlo Crivelli per "Sangue del mio sangue"
MIGLIOR FOTOGRAFIA - Fabio Zamarion per "La corrispondenza"
Alessandro Giglio