Il cinema è finzione per definizione. Nonostante gli intenti realistici e documentaristici di certe pellicole, la finzione è un requisito basilare del cinema per poter comunicare credibilmente. Nella necessità di migliorarne la resa, alcuni registi hanno appositamente scelto delle location diverse da quelle in cui la narrazione ha luogo. Questo succede soprattutto quando viene portato sul grande schermo un romanzo, dove i luoghi della storia possono essere frutto della fantasia dell’autore. A volte, però, le scelte sono legate alla produzione, figlie non solo di scopi narrativi ma anche - spesso - di motivi logistici o di contenimento dei budget.
Uno di questi casi è il film “Profumo: Storia di un assassino”, pellicola del 2006 tratta dal best seller di Süskind. La storia si svolge tra Parigi e la Provenza, dove il protagonista apprende l’arte di estrarre le essenze dai fiori. Il film invece è stato prevalentemente girato in Spagna, con dei costi sicuramente minori rispetto a quelli che si sarebbero sostenuti in Francia. In particolare Barcellona è stata una delle location più usate per il film: nella scena finale, per esempio, è ben visibile il Poble Espanyol, museo all'aria aperta ubicato sulla collina Montjuïc.
Altro caso è il film “The Others”, di Alejando Amenabar e con protagonista Nicole Kidman, che narra la storia di Grace Stewart e dei suoi due bambini, rimasti soli in una grande casa sull’Isola di Jersey. In realtà, questa tetra dimora infestata dagli spiriti si trova in Cantabria, nel nord della Spagna. Palacio de los Hornillos è infatti una grande tenuta vicino a Santander, la cui costruzione risale alla fine del XVIII secolo e che ha subito recentemente degli importanti restauri a causa di un lungo periodo di abbandono.
Dall’Inghilterra ambientata in Spagna passiamo poi alla Spagna che invece è Italia: la meravigliosa tenuta dove sogna di tornare l’Ispanico Russel Crowe ne “Il Gladiatore” è infatti un bellissimo agriturismo della Val d’Orcia.
Concludo con un caso inverso: l’uso di un luogo reale per dare l’idea di un luogo ricostruito. E’ il caso di “Truman Show”, film del 1998 con Jim Carrey e Ed Harris. Per ambientare il gigantesco studio televisivo di Los Angeles dove Truman, del tutto ignaro, vive gran parte della sua vita in diretta televisiva, la produzione scelse per girare gran parte delle scene in esterni, la cittadina di Seaside, una comunità della Florida costruita a partire dal 1979.
Le location cinematografiche sono una parte importante per la trame dei film, e spesso ne sono parte integrante . Non potremmo immaginarci film come “Miracolo a Milano” senza una veduta del Duomo o “Vacanze Romane” senza Piazza di Spagna o il Colosseo. Ma spesso i registi hanno la possibilità o la necessità di scegliere luoghi poco noti, soprattutto per stupire ed emozionare lo spettatore.
di Giulia Caputo