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Domani, recensione e trailer del miglior documentario del 2016

Venerdì, 07 Ottobre 2016 12:43

Nelle sale dal 6 ottobre Domani, di Melanie Laurent e Cyril Dion, viaggio formativo e appassionato alla ricerca di modelli di sviluppo sostenibile.

 

Vincitore del premio César come miglior documentario del 2016, Domani è un film che andrebbe proiettato nelle scuole. E infatti, all’anteprima romana,la sala del Quattro Fontane era piena di ragazzi. La conferenza stampa, subito dopo, ha visto presentarsi i sostenitori italiani del progetto (Campagna Amica, Slow Food Italia, Greenpeace e Legambiente) che approfondivano le tematiche della pellicola e rispondevano alle domande degli studenti.

L’idea nacque nel 2010 da Cyril Dion, attivista, autore e regista che ha poi coinvolto nella regia Mélanie Laurent, l’indimenticata Shoshanna tarantiniana di Bastardi Senza Gloria. Dion lesse un articolo della rivista Nature circa l’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo sul quale si fondano le democrazie occidentali. Lo scenario prospettato era quello di soffrire, a partire dal 2030, una carenza energetica e alimentare su scala mondiale. Che fare?

I due hanno così intrapreso e filmato un viaggio in giro per il mondo alla ricerca di esempi virtuosi di alternative sostenibili. Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Islanda, India e Finlandia. Un documentario in cinque capitoli che punta tutto sulla necessità (e sulla coolness) di cambiare prospettiva sul capitalismo globale, colpevole di impoverire e inquinare il nostro pianeta e di incrementare la povertà laddove invece basterebbe la volontà politica di redistribuire la ricchezza.

Si parte dagli orti urbani (I Parte: Agricoltura) e dalla permacultura per soddisfare gran parte del fabbisogno di frutta e verdura delle città e per intensificare la produzione delle piccole e medie imprese agricole. Per fare a meno del petrolio e dei combustibili fossili, vediamo un affascinante e remunerativo utilizzo dei rifiuti e uno sfruttamento intelligente delle fonti rinnovabili (II Parte: Energia). Processi, questi, realmente sostenibili solo se si mettono in discussione le politiche economiche vigenti integrando nei sistemi finanziari le monete complementari (III Parte: Economia). Un cambio di vedute possibile modificando i presupposti della forma di governo che riteniamo unica e scontata (IV Parte: Democrazia). Infine, e alla base di tutto, gli autori mostrano una visione innovativa della scuola capace di formare cittadini critici e consapevoli.

Record mondiale di fondi ricevuti grazie al crowdfunding (450000€ in due mesi), Domani è un ottimo esempio di manifesto didascalico che fornisce e argomenta risposte simboliche tutto sommato soddisfacenti. Forse un poco ingenuo nella progressione delle soluzioni suggerite – ogni tema affrontato presenta un ostacolo che viene facilmente risolto nel punto successivo – ha però il merito di non incagliarsi nella critica pessimistica dimostrando che i primi passi per un mondo migliore sono, di fatto, una felice realtà. Pensato per un pubblico giovane, mantiene un registro accattivante per quasi due ore grazie ad una regia vivace e alla colonna sonora della talentuosa Fredrika Stahl, che firma ben 19 brani. Oltre all’uscita nelle sale, il 6 ottobre arriverà in libreria Domani. Un nuovo mondo in cammino (edizioni Lindau), firmato proprio da Dion.

di Paolo Di Marcelli