In questo posto magico si è appena conclusa la seconda edizione del suo CineFestival, organizzato accuratamente e con reciproca collaborazione da Brenda Monticone Martini e Martina Milani, quest’ultima intervenuta ai nostri microfoni per la presentazione del concorso.
L’Ivelise Cinefestival ha presentato una serie importante di cortometraggi, 37 per l’esattezza e con più di 8 ore giornaliere di proiezioni. Oltre alla quantità questo è stato il concorso delle tante novità nelle più varie categorie sottoposte all’attenzione di una giuria popolare e di una giuria di esperti. Abbiamo avuto il piacere di partecipare e di documentare l’ultima serata del festival. Varcata la soglia di questo piccolo teatro si poteva fin da subito immergersi nella passione dei partecipanti e nella curiosità degli spettatori. Tra i brusii e le mille parole dette, era tanta la voglia di condivisione e di partecipazione. Nelle parole dei partecipanti (un ringraziamento in particolare va a Matteo Barberini, Daniele Barbiero, Raffaella Camarda, Antimo Campanile e Lorenzo Raimondi che siamo riusciti a catturare) era tanta la determinazione, la voglia di fare ed è stato magnifico sentire alla domanda: “progetti futuri?”, le tante idee, le tante sceneggiature pronte per la pellicola.
Intervista ai creatori del corto vincitore "After All" nella categoria Horror/Noir
Intervista a Daniele Barbiero, regista del corto "Radice di 9"
Ma non si smette mai di crescere, ed è questo il pensiero più bello che ci ha confessato Vincent Riotta, attore rinomato e nell’ambiente da 35 anni: “Per la prima volta sto dall’altra parte, dalla parte di chi giudica”, ma ciò che veramente colpisce è stato il modo con cui questi corti hanno voluto raccontare qualcosa che rimarrà sempre nelle menti e nelle ispirazioni della giuria giudicante. Questo confronto, questa apertura mentale è stata consacrata dall’ultima, ma non ultima per importanza: “tavola rotonda”. Questo momento è stato significativo, perché ha portato alla luce problematiche e dubbi che sono stati rivolti agli addetti ai lavori sempre pronti e disponibili alla risposta. L’obiettivo prefissato era quello di creare un ponte di contatto e di poter raccontare in così poco tempo tante diverse realtà legate da un unico amore indissolubile ed è ciò che traspare dagli occhi di racconta.
Intervista al vincitore dell'Ivelise Cinefestival 2016 Antimo Campanile con il corto "Quiet Generation"
Radio Libera Tutti ha avuto la possibilità di raccogliere le testimonianze, di chi, come Brenda è riuscita nel suo intento, di chi, segue un sogno, di chi, ancora si emoziona e fa emozionare.
di Massimiliano Pisani
Foto copertina di Francesco Giordano