Miss Peregrine-La casa dei ragazzi speciali è un racconto fantastico tratto dall’omonimo romanzo di Ransom Riggs, il primo della trilogia. Jacob (Asa Butterfield) è un ragazzo che vive con la sua famiglia in Florida ed è affettuosamente legato ad Abe, suo nonno. Le storie dell'anziano, vissute nel periodo della II Guerra Mondiale, affascinano da sempre il giovane Jacob che rimane estasiato e meravigliato dai suoi racconti. Ma una storia in particolare gli rimane impressa, quella di Miss Peregrine (Eva Green), governante di una grande casa nascosta nel verde di un'isola del Galles, dove il nonno ai tempi della guerra trovava accoglienza e rifugio dalle bombe. La governante, che spesso assumeva le sembianze di un falco pellegrino (Peregrine), era una Ymbryn (una manipolatrice del tempo) e il suo compito era quello di accogliere e proteggere i "ragazzi speciali", ovvero giovani dotati di qualità fuori dal comune.
E' così che, dopo la misteriosa morte di Abe, il ragazzo decide con il padre di andare sull'isola dove era situata la casa dei ragazzi speciali, per conoscere Miss Peregrine e scoprire la verità su quella strana dimora di cui parlava tanto bene il vecchio nonno. Una serie di eventi porteranno Jacob in un mondo parallelo, fermato dal tempo, dove scoprirà la verità su Abe, ma soprattutto su se stesso. Conoscerà i “ragazzi speciali”, gli anelli temporali e si ritroverà a dover difendere il tempo ed i suoi amici dagli orrendi e affamati Vacui che li perseguitano "ogni stesso giorno".
Un film travolgente e lineare, che rispecchia le aspettative. Le scene iniziali potrebbero disorientare lo spettatore, essendo l'ambientazione ed i tempi di regia molto lontani dal tipico stile burtoniano. Eppure man mano si sviluppano forme sempre più dark (che ricordano vagamente le cupe atmosfere degli ultimi film di Harry Potter) e si presenta spesso quell'inconfondibile senso dell'humor tipico del regista, che esorcizza la paura dell'aldilà e della morte, se non proprio della paura in sé.
Jacob è il protagonista ideale per Burton: un ragazzo goffo e spaurito, che si rivela però il più coraggioso, grazie alla sua insaziabile curiosità e alla sua determinazione. Un giovane emarginato, incompreso da tutti per via delle sue "stranezze" (come si ritiene lo stesso Burton da giovane).
La colonna sonora di Miss Peregrine, come quella di Ed Wodd (1994) e di Sweeney Todd (2007), non è stata composta da Danny Elfman, perchè tra i due c'è stato "bisogno di prendersi una piccola pausa" come sostiene lo stesso Tim Burton. Questa mancanza però tende a rendere meno tipica l'atmosfera del film, nonostante sia comunque ben realizzato e apprezzato dai fans.
La firma inconfondibile di Burton è evidenziata nel frammento in cui due bambole, rianimate da uno dei ragazzi speciali, combattono tra loro. Le bambole, infatti, sono state realizzate con la tecnica in stop-motion, tipica burtoniana (un respiro di sollievo).
Tim Burton da sempre ha saputo affascinare il pubblico, travolgendolo nel suo mondo interiore, ricco di stranezze e originalità dal gusto tetro, dove riecheggia la sua paura più profonda: quella per la pazza e rigorosa società, che dilaga nell'omologazione e nella civetteria. Con questa storia ha potuto rappresentare con fantasia e leggerezza la problematica delle difficoltà nell'accettare il "diverso", ma sopratutto nel comprenderlo. La forza risiede nell'unione delle proprie capacità (o peculiarità), è per questo che il racconto di Jacob e di Miss Peregrine può essere una rappresentazione metaforica dei nostri tempi... Perchè il tempo del resto è solo una percezione.
Il trailer ufficiale italiano di Miss Peregrine-La casa dei ragazzi speciali
di Sofia Stella
Foto di Alessandro Giglio