Meryl Streep ritorna al cinema con la vera storia di Florence Foster Jenkins.
Florence è stata un'ereditiera che abitò nella New York degli anni '40, e che cercò disperatamente di realizzare il suo sogno: diventare una grande cantante lirica. La voce che sentiva nella sua testa le sembrava bellissima, ma in realtà le sue doti canore lasciavano davvero molto a desiderare. Suo marito e manager, interpretato da Hugh Grant, fu St. Clair Bayfield, un ex attore inglese di origini aristocratiche, che fece di tutto per nascondere la dura verità alla sua amata, pagando profumatamente esperti, giornalisti e ammiratori. Ma quando Florence decise di esibirsi in un concerto pubblico alla Carnegie Hall, St. Clair si trovò a fronteggiare la sfida più grande della sua vita.
Inizialmente mi ero aspettata un remake del francese "Marguerite", la cui sceneggiatura era liberamente tratta dalla storia di Florence. Il film vedeva come protagonista la bravissima Catherine Frot, che per questo ruolo vinse il premio César per la migliore protagonista.
Invece ho goduto di una magnifica biografia, perfettamente fedele, anche dal punto di vista estetico, alla strana e straordinaria "carriera" di Florence.
Tutti amano Florence, non solo per la sua ricchezza ma anche per la sua bontà e, purtroppo, per la sua salute precaria (aveva infatto contratto la sifilide dal suo primo marito). Il film però non cade nell’errore di essere la vicenda triste di una donna malata, bensì un'emozionante storia realmente accaduta e raccontata con ironia, rispetto e cura dei dettagli.
Una storia bizzarra, ma necessaria, di come l'amore e la passione (e le possibilità economiche certo, ça va sans dire) possano regalare la gioia nonostante tutto. Una commedia brillante e commovente, una lezione d'amore, di dignità e di voglia di vivere.
Chiunque entri in contatto con Florence si ingentilisce, così come allo squattrinato ma talentuoso pianista Cosme McMoon (Simon Helberg), ingaggiato da St. Clair per accompagnare Florence durante le proprie esibizioni. McMoon è uno spettatore come noi, che assiste alla storia e ci fa ridere delle stranezze che lo circondano.
Meryl Streep supera se stessa ed è, come sempre, aliena e inarrivabile: impossibile non ridere durante i "solfeggi" e le prove di canto. Hugh Grant le da manforte, coi suoi modi e il suo inconfondibile humor, elegantemente british.
Ora non vi resta che aspettare l'uscita di questa bellissima commedia. Nel frattempo, potrete scoprire la voce della vera Florence Foster Jenkins cercando le sue registrazioni su YouTube.
di Giulia Caputo