A 55 anni dall’uscita del celebre film Colazione da Tiffany, la femminilità e la forza d’animo di Audrey Hepburn sono tutt’ora fonte di ispirazione per molte donne, così come la sua sensibilità nell’aiutare il prossimo e la sua tenacia dimostrata durante i vari viaggi di beneficienza affrontati per conto dell’UNICEF.
L'interpretazione nella figura della ragazza ribelle e determinata in “Colazione da Tiffany” e in “Sciarada” alludono all'atteggiamento riscontrato in “La valle dell’Eden” e in “I figli della gloria” dell’attore statunitense James Dean.
In maniera usuale, a James vennero affidate sempre parti con caratteristiche ribelli. Non a caso il suo film da protagonista più celebre, “Gioventù bruciata”(=Rebel Without a Cause), lo fece diventare il simbolo della gioventù moderna, non solo per la sua parte da “ribelle senza causa” ma anche per il suo look.
La figura di James Dean fu importante anche per quanto riguarda la cultura di quel tempo, poiché con la sua interpretazione di Jim Stark in “Rebel Without a Cause” simboleggiava la crescente ribellione degli adolescenti nel dopoguerra degli anni '50.
Così le loro caratteristiche, riflesse in modo trasparente nel loro lavoro da attori, sono state rapportate nel contesto sociale attuale ponendole in relazione tra loro.
Infatti nella versione acustica dei Sleeping With Sirens, intitolata proprio “James Dean & Audrey Hepburn” (oppure “If I’m James Dean, Than you’re Audrey Hepburn” nella versione hardcore), sebbene nel testo non vengono mai nominati, si vuole mettere in evidenza il fatto che per sostenere ed amare una personalità così forte e ambiziosa come quella di Dean, c’è bisogno di una Hepburn ammaliante, sognatrice ed egualmente perseguitrice dello stesso principio a cui Dean era legato: la filosofia del carpe diem.
Seppure non ci sono lavori cinematografici o televisivi che abbiano realmente legato queste due grandi icone del cinema degli anni ’50, un certo legame tra la vita dei due attori è rappresentato dal tema dell’omosessualità, per quanto concerne la Hepburn, nel suo film da protagonista “Quelle due” e ripreso nella vita privata di James con la sua affermazione “No, non sono omosessuale. Ma non ho neanche intenzione di vivermi la vita con restrizioni.”
Ciò per sottolineare il fatto che l’arte, che sia cinematografica o musicale, influenza il pensiero sociale sin dal momento in cui viene creata e non ha una propria fine.
La canzone Audrey Hepburn e James Dean:
Di Sara Ferdinandi
Immagine copertina di Ilaria Romani