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I Golden Globes 2017: Il racconto e tutti i vincitori

Lunedì, 09 Gennaio 2017 13:51

Trionfa La La Land con ben 7 premi, si distinguono anche Moonlight e Manchester by the Sea. Tra le serie vincono The Crown, Atlanta, American Crime story: The People vs O.J. Simpson e The Nightmanager.

Ha avuto luogo durante la notte italiana la 74°edizione dei Golden Globes, ovvero i riconoscimenti annuali consegnati dalla stampa estera di Hollywood, alle migliori pellicole cinematorafiche o serie tv dell’anno che si è appena concluso.

Sicuramente Musical è stata la parola chiave della serata. Dal video d’introduzione in puro stile Musical Theatre di Jimmy Fallon, ai sette golden globes vinti dal romantico La La Land di Damien Chazelle, come Miglior film-commedia o musical, Miglior Attore (Ryan gosling) che batte così l’omonimo “nemico” Ryan Reynolds e Miglior attrice (Emma Stone). Ottiene inoltre, Miglior regista, Miglior sceneggiatura, Miglior colonna sonora e Miglior canzone originale, “City of stars”, premio che i compositori dedicano a tutti i Musical Nerd in giro per il mondo.

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Moonlight di Berry Jenkins, ha invece avuto la meglio su Manchester by the sea, portandosi a casa il titolo di Miglior film drammatico. Nonostante ciò, Casey Affleck riesce comunque ad aggiudicarsi il globo come Miglior attore in un film drammatico. 

Disney docet di nuovo, Miglior film d’animazione a Zootopia (Zootropolis), che batte così altri lungometraggi quali Oceania o Sing, della Illumination Entertainment

Piacevole sorpresa per il Miglior film straniero, ovvero il film francese Elle di Paul Verhoeven. Complice la straordinaria interpretazione di Isabelle Huppert, veterana dei festival cinematografici, che letteralmente strappa il premio dalle mani della favoritissima Natalie Portman. Viola Davis, dopo aver ricevuto di recente la propria stella sulla Walk of Fame, è la Miglior Attrice non protagonista in un film drammatico per Fences.

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Tra le serie tv, The Crown prodotta da Netflix, vince Miglior serie televisiva drammatica battendo serie di alto livello come Game of Thrones, Stranger Things o Westworld. Trionfa inoltre con la giovane Claire Foy, Miglior attrice protagonista in una serie drammatica, che nel suo discorso ringrazia la Regina Elisabetta, sottolineando come al giorno d’oggi ci sia bisogno di molte altre donne determinate e forti come lei. Atlanta di Donald Glover, si aggiudica Miglior serie televisiva – commedia e musical, e Miglior attore protagonista, il creatore stesso, che porta sul palco dell’Hilton una certa magia.

Immancabile Ryan Murphy con American Crime Story: The People vs O.J. Simpson che vince come Miglior miniserie o film per la tv, e anche Sarah Paulson ottiene il globo come Miglior attrice nella medesima categoria. Chiudono la rosa Black-ish, Goliath e la serie inglese The Night Manager che guadagna ben tre vittorie, tra cui Tom Hiddleston, Miglior attore in una miniserie film per la tv, il quale dedica il premio a tutti coloro che partecipano al World Food Programme cercando di rendere il mondo un posto migliore. Premiato anche Hugh Laurie (Miglior attore non protagonista nella stessa categoria). “Damn Streep” sottolinea Viola Davis nel discorso più memorabile della serata in onore di Meryl Streep che ha ricevuto il prestigioso Cecil B. Demille Award, premio alla sua unica e multiforme carriera. Viola sottolinea come la Streep sia stata un punto fisso nella sua formazione come artista: “You make me proud to be an artist”.

meryl streep poses in the press room during the 74th annual golden globe awards at the beverly hilton hotel on january 8 2017 in beverly hills california

Emozionante e sincera affida il premio a Meryl, che risponde con un altro acutissimo discorso caratterizzato anche da una sana politica anti-Trump: “Noi siamo stranieri, cos’è Hollwood alla fine? Un gruppo di persone che lavorano insieme, ma che provengono da background e nazionalità differenti. Se non fosse così, staremmo sempre e solo a guardare football o arti marziali, ma quelle non sono ARTE”. Si dichiara turbata dall’istinto di umiliare, tipico di Trump, si riferisce in paricolare alla presa in giro nei confronti del giornalista disabile e denuncia il valore della libertà di espressione, la tutela dei giornalisti e della Stampa :fondamentale nel raccontare la verità. Conclude con una citazione da Carrie Fisher, ricordata dalla HFAP insieme alla madre Debby Reynolds durante la serata, con un piccolo in memoriam.

“Prendi il tuo cuore spezzato e trasformalo in arte”

di Leonardo Venturi