“Dipendiamo troppo dal web, leggiamo troppi pochi libri?”
Questo sarà il filo logico che porterà alla tessitura di una trama quanto mai attuale. Beata Ignoranza racconta la storia di due amici di vecchia data, tra i quali non scorre più buon sangue da anni a causa di una donna. Il caso vuole però che i due si ritroveranno ad insegnare nello stesso liceo. Interpretati da Marco Giallini e Alessandro Gassmann, sono l’uno contrapposto all’altro.
Giallini interpreta l’insegnante refrattario alla modernità, con il suo vecchio Motorola del ‘97, le passeggiate, la lettura di un buon libro nei momenti di relax. Dall’altro “Peter Pan” Gassmann, è sempre in movimento, presente in ogni social tra cui il suo irrinunciabile Tinder. Cosa accadrebbe se i due protagonisti per scommessa decidessero di scambiare i loro stili di vita per affermare la propria tesi? Il confronto apre ad uno spunto riflessivo sulla dipendenza che creano i social network e sull’errato utilizzo che ne viene fatto, ma nulla di preoccupante ci assicura Massimiliano Bruno perché “questa tematica è leggera e come tale deve essere trattata”.
Il film “è stata la solita esperienza divertente di set” e non mancheranno le storie e le risate contagiose non catturate dalla pellicola, che ti rallentano ma che ti rafforzano, raccontate in prima persona da chi le ha vissute, negli sguardi complici di attori e regista o di chi più semplicemente sa ancora divertirsi alle 4.30 del mattino. Grazie Massimiliano!
L'intervista di FRAME al regista di Beata Ignoranza, Massimiliano Bruno:
Il trailer ufficiale:
di Massimiliano Pisani
