Quando parliamo di cinema italiano o di film girati in Italia, pensiamo quasi tutti a Roma e a Cinecittà.
Sicuramente sono numerosi i film girati tra le vie della capitale e presso i celeberrimi studi romani, che hanno visto nascere film come “Ben Hur” o “Cleopatra”.
Tuttavia, non sono pochi i registi che preferiscono cercare luoghi più appartati, ma altrettanto spettacolari, che permettono alla troupe e agli interpreti di lavorare lontani dalla pazza folla. Così, soprattutto negli ultimi anni, molti si sono spinti ad esplorare le bellezze della provincia di Viterbo, con una speciale predilezione per tre location.
Villa Lante di Bagnaia
A pochi chilometri da Viterbo sorge il grazioso borgo di Bagnaia, dalla cui la piazza principale si accede al parco della splendida Villa Lante della Rovere. La villa fu eretta nel Cinquecento per volere del Cardinale Raffaele Riario, che recintò la boscaglia per destinarla a riserva di caccia. Fu poi il cardinale Gambara a trasformare il parco in villa.
Questa location appare in:
* The Young Pope di Nicola Sorrentino
* The Tree of Life di Terence Malick
* Sogno di una notte di mezza estate di Michael Hoffman
Palazzo Farnese di Carparola
Spostandosi di pochi chilometri si arriva a Caprarola, la cui storia è legata a Palazzo Farnese, edificio che porta il nome della famiglia che dominò quelle terre dal XV al XVI secolo.
Il Palazzo è una meraviglia assoluta dell'architettura rinascimentale. Ha cinque piani, decine di stanze, sale affrescate nonché un parco dotato di bellissimi giardini. L'edificio venne inizialmente concepito come struttura difensiva su richiesta Alessandro Farnese, che divenne papa Paolo III pochi anni dopo e quindi sospese i lavori. Suo nipote, ritiratosi a Caprarola, riprese i lavori trent’anni dopo, edificando il sontuoso palazzo che ancora oggi possiamo visitare.
Questa location appare in:
* I Medici, la serie tv con Richard Madden e Dustin Hoffman
* I Borgia
* Il Padrino parte III di Francis Ford Coppola
* Ritratto di Signora di Jane Campion con Nicole Kidman e John Malkovich
di Giulia Caputo