Vi presentiamo i 5 film sulla droga che, dopo Trainspotting, hanno rappresentato al meglio sul grande schermo lo status confusionale causato dagli stupefacenti e le dipendenze:
NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO
"Siamo completamente soli in questa valle della follia"
Droga: Acidi, Eroina
Bello in modo straziante. Christiane è la protagonista di un storia contorta che sprofonda nella solitudine. La ragazza mette radici in luoghi oscuri dello spazio e della mente. In discoteca sperimenta per la prima volta gli effetti dell’acido: il biglietto d’ingresso per un mondo fatto di disperazione, solitudine, droga, prostituzione. Tutto ciò che afferra Christiane è marcio. Si butta, fragile, tra le braccia fredde e spoglie di una vita che persegue la strada della perdizione, dove non si prende nulla ma si perde sé stessi. I Ragazzi dello Zoo di Berlino (1981) è la rappresentazione visiva di una disgraziata esistenza, quella della sua scrittrice. Una ricognizione biografica che fa male al fisico e all’anima, che ci fa inorridire e spinge ad interrogarsi circa la fragile condizione dell’essere umano, del nostro pellegrinare, del vagare come anime dannate alla disperata ricerca di una risoluzione che sappia di speranza.
La colonna sonora del film è interamente incentrata sulle composizioni di David Bowie, tra cui la mistica "Sense Of Doubt".
REQUIEM FOR A DREAM
"Perchè continui a digrignare i denti, mamma?"
Droga: Eroina
Un film struggente e intenso quello di Darren Aronofsky, il cui titolo segna il destino contorto dei suoi protagonisti. Bellissimi e giovanissimi, Harry e Marion sono vittime del loro amore, ma sopratutto delle loro dipendenze. La madre di Harry invece vive chiusa in casa, attaccata alla tv e il suo programma preferito, ignara della vita estrema del figlio che definisce sempre come "un bravo ragazzo". La potenza del film è incentrata nella denuncia non solo sugli abusi degli stupefacenti, ma si concentra sopratutto sul significato del concetto di droga come DIPENDENZA dalle abitudini più subdule della società contemporanea. Droghe quotidiane e invisibili come la sedentarietà, l'ignoranza, la debolezza psicologica e la reazione passiva a eventi propri della vita. Il regista ha suddiviso volutamente l'excursus storico delle storie dei personaggi in 3 stagioni, omettendo la primavera, metafora per eccellenza della rinascina, proprio perché le loro vite sono inevitabilmente destinate a bruciarsi velocemente nell'oblio del rimpianto.
PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
"Uccidi il corpo e morirà anche la mente"
Droga: Etere, LSD
Johnny Depp probabilmente nella sua migliore interpretazione rispecchia il delirio di una società corrotta, vittima degli acidi e altre droghe pesanti. Uno status mentale privo di inibizioni in cui non ci si riconosce più. Le allucinazioni sono le protagoniste nel film di Terry Gilliam che rispecchia la paura del non ritorno alla vita comune, soggiogato dal delirio che opprime ogni razionalità. I conosciuti canoni modaioli degli anni '70: droghe sintetiche, festini, hotel di lusso, eccessi. La vita scapestrata ai limiti del possibile vede continue allucinazioni, che si fanno sempre più realistiche per i due protagonisti: Raoul e il Dr. Gonzo.
CANDY - Paradiso + Inferno
"Vivevamo di sole e tavolette di cioccolata… E tutto era oro"
Droga: Eroina
Candy e Danny sono profondamente innamorati l’uno dell’altra. Candy è un’aspirante pittrice e Danny scrive poesie. Ma la storia d’amore presto diventa un triangolo; la droga si insinua nelle loro vite portando euforia e piacere nella prima fase della loro relazione:il PARADISO. Viaggiano su piani onirici, fuggono la realtà che non li soddisfa. Sono voci che cantano all’unisono, anime vibranti e corpi che bramano sensazioni forti. Sempre più forti. Ben presto i due giovani sono costretti ad affrontare le conseguenze che inesorabili si riversano sulle loro vite; il bisogno di soldi, di un' occupazione, per poter continuare a procurarsi le dosi necessarie di felicità mortifera da iniettarsi nelle vene martoriate. Questa è la parte centrale del film ovvero la terra. Arriverà poi, presto, l'INFERNO dove l’amore non potrà più salvarli. L’amore è ora un galleggiante pieno di fori che imbarca acqua. Candy è un film del 2006 che forse è, ingiustamente, passato inosservato ma che vale la pena rispolverare.
AMORE TOSSICO
"...e l'ho lasciati senza il loro cadavere de drogato"
Droga: Eroina
Un film intriso di realismo, opera affine, se vogliamo, al cinema pasoliniano. Amore Tossico (1983) narra la penosa situazione di un gruppo di giovani alla deriva. Questi ultimi trascorrono le loro giornate nella speranza e nel tentativo di procurarsi droga, unico motore della loro esistenza. Un motore sudicio che si inceppa e che li fa vivere come sull’orlo di un altissimo precipizio, dal quale non è consentito salvarsi.
Cesare e Michela sono gli unici due componenti del gruppo ad avvertire il bisogno di uscire dallo squallore di un’esistenza vuota, sporca, dal piacere effimero e violento. È appena trascorsa l’ennesima giornata finalizzata alla ricerca della droga, tutto questo meccanismo che si muove per inerzia va avanti come un disco rotto e fa male. La vita ora ha un suono insopportabile e Cesare tenta di togliersi la vita, o quello che ne resta. I risvolti sono però peggiori. Perché quando la realtà che si vive è sabbia mobile, più ci si dimena più si va in fondo e tornare indietro non è più una possibilità. Se avete perso questo capolavoro del cinema-realismo di Claudio Caligari, uomo di immenso talento, fate in modo di recuperarlo al più presto.
di Melissa Blasi e Sofia Stella