Extra

Non solo Er Monnezza: Tomas Milian un attore poliedrico

Martedì, 28 Marzo 2017 11:24

Il 22 Marzo muore Tomas Milian, attore cubano, divenuto famoso in Italia grazie ai personaggi de Il Monnezza e Nico Giraldi.

Ci lascia anche Tomas Milian.

Dopo Bud Spencer, con cui tra l’altro aveva girato un film assieme dal titolo “Cane e Gatto” nel 1983, se ne va un altro pilastro degli spaghetti western e dei poliziotteschi italiani anni 70/80, anche se Tomas Milian, come Bud, è andato ben oltre questi generi di film.

Perché Tomas Milian è stato un attore che nel corso della sua carriera ha recitato faccia a faccia con mostri sacri del cinema americano come Robert Redford in HAVANA di Sydney Pollack, come Kevin Costner in REVENGE di Tony Scott, come Danny Hoch in WASHINGTON HEIGHTS e soprattutto con Micheal Douglas e Benicio Del Toro nel film vincitore di quattro premi oscar TRAFFIC di Steven Soderbergh, nel quale la sua interpretazione del Generale Salazar ha ottenuto moltissimi riconoscimenti dalla critica.

IMG 3626 1440x564 c

In Italia, dopo una parentesi iniziale nel cinema d’autore con registi dello spessore di Pasolini e Visconti (e successivamente di Bertolucci e Zeffirelli) si dedica al cinema popolare e nello specifico agli Spaghetti Western ed ai Poliziotteschi, generi oggi rivalutati ed apprezzati anche dalla critica e da registi internazionali come Tarantino, interpretando sempre personaggi dal carattere risoluto, cinico e violento, completamente distanti dal Tomas Milian uomo che in realtà era vulnerabile e timido, lati caratteriali che porta con sé da sempre, da quel giorno in cui vide il padre suicidarsi proprio davanti ad i suoi occhi quando era ancora un bambino.

Ma è principalmente con l’interpretazione dei personaggi del ladro Er Monnezza e dell’Ispettore di polizia Nico Giraldi, che Tomas Milian raggiunge il successo, ma sopratutto il cuore del suo pubblico; personaggi che sono diventati vere e proprie icone del cinema di quel periodo, anche grazie al doppiaggio di Ferruccio Amendola e alle sue indimenticabili gag con Franco Lechner, in arte Bombolo.

tomas milian monnezza 5

“Il Monnezza l’ho vestito dalla testa ai piedi” – ha dichiarato in una intervista recente – “Doveva essere un personaggio verace, un personaggio del popolo, romano di sette generazioni, come piaceva a me, perché anche io volevo essere romano di sette generazioni, perché io amo questo popolo”.

Per lui, quello con Roma e con i romani è un legame profondo, un legame che si solidifica nel tempo e che non viene mai meno negli anni, anche nel periodo dei suoi successi negli Stati Uniti a cavallo tra la fine degli anni 90 e gli inizi del 2000.

E sta anche in questo la grandezza di Tomas Milian. Lui cubano, è riuscito ad entrare in profonda sintonia con un intero popolo come quello italiano e con Roma, in particolar modo.

unnamed

“A me Tomas non piace, mentre Monnezza sì, Tomas è vulnerabile, ingenuo e timido, mentre Monnezza è coraggioso, saggio ed estroverso. L’unica cosa che abbiamo in comune sono il senso dell’umorismo e l’amore per Roma. Io amo Roma perché mi ha insegnato a campare, e il giorno che verrò a mancare io voglio essere portato qui, perché voglio restare sotto questa terra di Roma”.

Oggi, un’intera generazione di persone che ha cresciuto con i suoi film, piange. Piange perché quell’amore era ricambiato. E lui che mille volte ha fatto sorridere il suo pubblico, oggi gli ha strappato la lacrima più amara.

Ciao Tomas.

 di Emanuele Tocci