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Famiglia all'improvviso - istruzioni non incluse: recensione e trailer

Venerdì, 31 Marzo 2017 17:24

Distribuito da Lucky Red, uscirà il prossimo 20 aprile nei cinema "Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse"con protagonista Omar Sy. Radio Libera Tutti era all'anteprima stampa e vi fa leggere cosa ne pensa il suo inviato.


Gli anni ce li avresti anche per essere già padre, il fatto è che non ci pensi proprio. La vita te la godi alla grande mentre lavori come tutto fosse una grande infinita festa. Le donne non mancano e soprattutto vanno e vengono: niente impegni e niente seccature. Poi arriva un risveglio diverso dal solito. Dopo una sbornia ed una notte brava piomba dal passato una tizia bionda di cui ricordi il nome e poco altro. Con lei hai passato qualche bella nottata un pò di mesi prima senza stare troppo attento ed ora arriva il conto. Dice che c'ha provato ma che non ce la fa e soprattutto che la pargoletta che ha in braccio è figlia tua. Va a pagare il taxi che l'aveva portata de te e ops...Scompare all'orizzonte lasciandoti solo, tramortito e padre senza istruzioni per l'uso.

Inizia così il nuovo film di Hugo Gelin, libero adattamento (almeno secondo il pressbook) del film messicano "Instructions not included" di Eugenio Derbez di appena 4 anni fa.

Diciamo la verità, io li ho visti entrambi e questo se non fosse per le varianti geografiche ed il ruolo più importante, e peraltro assolutamente vincente affidato allo"zio" Bernie ad opera di uno spassoso Antoine Bertrand, non posso dire che diverga poi troppo dal precedente.

 

Adattamento di un film in cui troviamo un pò di "Big Fish", un pò di "La Vita è bella", persino qualcosa di "Kramer vs Kramer" e "Tre scapoli e una culla"( pure li col remake di mezzo). Un mischione ben shakerato però. Un "dramedy" attuale, multicolore e divertente seppur scontato in alcuni frangenti. Usa tutti gli elementi possibili per accalappiarti Gelin e lo fa con un ritmo eccezionale. Il mattatore, come in ogni film in cui sia presente, è Omar Sy: il padre novello Samuel.

IL CAST

Un applauso al casting per la prova da incorniciare della piccola Gloria Colston. Tenera e spiritosa al punto giusto la bimba di Samuel. Nulla di neppure vicino alle decine di piccole bambine che giocano a far le grandi e tutto sommato simpatiche come un foruncolo sul sedere. Un pò come la maggior parte dei bambini usati negli spot nostrani per intenderci e sovente pure nei nostri film purtroppo. Brava lei ed ottima l'intesa con Omar Sy.

Già detto dell'azzeccato Bertrand nei panni di Bernie, produttore cinematografico francese di stanza a Londra e che scoprirà lo stuntman che è in Samuel un pò per caso, un pò per fiuto. Pensate che l'attore canadese in attesa della grande chance aveva appena finito di recitare in un centinaio di repliche dell'adattamento teatrale di "Quasi amici" interpretando il ruolo che fu proprio di Omar Sy, strana la vita eh?

Duro da far digerire infine il ruolo di Clemencè Poesy. La madre che scompare per poi tornare a squarciare l'equilibrio familiare sarebbe andata in pasto allo spettatore in un non nulla. Eppure, anche se solo parzialmente, riusciamo a capire quella donna frastornata e non pronta. Merito di una sceneggiatura ancora una volta attenta.

 

IN COnCLUSIONE

"Famiglia all'improvviso - istruzioni non incluse" è la storia di un amore. Di come la vita sia imprevedibile e ci riservi sempre cambi di rotta, anche quelli che mai ci aspetteremmo. Di come l'arrivo di un'esserino cambi tutto ( e fin qui niente di non già detto, visto e immaginabile). Il film ha però il pregio di usare la mano leggera, di divertire, emozionare e sconvolgere. Di essere un pò paraculo diranno alcuni, e magari avranno anche ragione, ma chi se ne frega. E' un film che ti prende l'anima, ammesso che se ne abbia una. La favola di un uomo, come mille altri padri sebbene con le sue peculiarità, che è pronto a tutto per sua figlia. Un incontro che lo salverà, lo renderà uomo e meno ragazzo. Gli donerà consapevolezza ed una felicità che mai prima aveva assaporato. Un inno all'amore, al gioco, al divertimento, al saper cogliere tutto attimo per attimo. Perchè se quel che stiamo costruendo è il più bello dei palazzi che abbiamo osato immaginare, è impossibile e davvero stupido non godersi tutto mattone dopo mattone. Un film che parla alle nostre paure levandoci la maschera. Sarà che son padre da poco e magari più suscettibile d'un tempo, ma io, seppure con qualche obiezione appena velata, lo consiglio tranquillamente. Uscirete confusi e felici come nella canzone di Carmen Consoli. Acciaccati e sereni. Sembra strano ma è così, vedrete. Ne vale la pena.

IL TRAILER

di Alessandro Giglio