E' quasi incredibile pensare come l'eroina della DC Comics non avesse ancora preso vita sul grande schermo. La casa editrice di fumetti americana e divisione editoriale della DC Entertainment appartenente al gruppo Warner Bros, è presente da anni con i suoi supereroi Batman e Superman, ma mai all'eroina amazzone era spettato il ruolo di protagonista al cinema. Vi si era affacciata solo recentemente con Batman vs. Superman: Dawn of Justice lo scorso anno e nei panni dell'eroina c'era Gal Gadot.
L'attrice e modella israeliana,nota per il suo ruolo in Fast & Furious, torna ad essere Wonder Woman da protagonista nel film di Patty Jenkins. Due ore di film intenso, potente, comico, ironico e incalzante. Se in Dawn of Justice ne avevamo conosciuto i poteri, stavolta ci raccontano pure la sua storia sin dalle origini.
Wonder Woman nasce nel 1941 dalla penna di William Moulton Marston come Diana, principessa delle Amazzoni sull'isola Themyscira, figlia di Ippolyta ( interpretata da Connie Nielsen) e ... lo scoprirete gustandovi il film se non siete esperti!
LE LOCATION
C'è una bella bella fetta d'Italia nella ricostruzione di questa isola paradisiaca immaginaria. Il primo frame della città ci regala subito una vista di Matera ( sempre più adottata dalle superproduzioni U.S.A. e ultimamente utilizzata nel remake di Ben Hur) rielaborata con giardini pensili e cascate. Domina il mare negli scorci di Themyscira e se vediamo la regina Ippolyta con sua sorella Antiope (Robin Wright) affacciarsi dal Palazzo per una superba vista sul blu profondo siamo a Villa Cimbrone a Ravello. Per gli scenari di sfondo la produzione ha scelto il Pizzomunno di Vieste con le sue bianche scogliere , mentre alcuni faraglioni sono stati aggiunti in postproduzione. C'è anche traccia di Castel del Monte, mentre il resto delle riprese vedono protagonista il Regno Unito tra Surrey, Sussex, Kent ed Essex. Parigi dall'alto è invece riconoscibile con la piramide del Louvre.
IL PERIODO STORICO
Nonostante il suo ideatore abbia ambientato le vicende di Wonder Woman durante seconda guerra mondiale, qui si è optato per il primo conflitto bellico mondiale. Siamo esattamente nel 1918 e verso la sua conclusione. "Era la prima guerra in cui si combatteva sia in scenari aperti a medio raggio che a corpo a corpo, dove per sparare a qualcuno bisognava essere relativamente vicini. Si bombardava senza neppure avere una idea di come fosse il nemico o anche chi stavi per andare ad uccidere", spiega Charles Roven. Diana / Wonder Woman era invece abituata a combattere con guerrieri conosciuti ed ora è catapultata in una guerra in cui non ci sono eroi . Non si può esserlo se non si sa contro chi si sta combattendo.
CHI E' WONDER WOMAN
La diversità del suo personaggio rispetto ad altri supereroi sta probabilmente nella sua purezza. Semplicemente, lei proviene da un mondo in cui si fanno le cose giuste. Non cerca vendetta e non ha un passato difficile. Diamo merito a Gal Gadot di aver ben delineato le diverse sfaccettature richieste dal suo personaggio. Ottima inoltre l'alchimia con Chris Pine.
Tutto per Diana cambierà con l’arrivo sulle coste della sua isola del pilota americano Steve Trevor interpretato con successo da Chris Pine, schiantatosi col suo aereoplano mentre era inseguito dai tedeschi. Il conflitto di cui racconta il pilota è sconosciuto alle amazzoni, eppure Diana non ha dubbi nel lasciare la propria casa, certa di poter fermare la minaccia. In fondo è per questo che si è allenata ogni giorno della sua vita: Ares, il dio della guerra, è tornato e lei deve fermarlo.
CONCLUSIONE
Il mondo di Wonder Woman rende evidente il legame che i supereroi hanno da sempre con i miti antichi. Si aggancia alla mitologia greca rivisitandola e nutrendosene. Ciò aiuta ad inquadrare lo spettro in cui ci si muove senza mischiare troppe carte insieme e render difficile la visione ai neofiti. Il femminismo che muoveva il suo ideatore, è vivo in questo lavoro della Jenkins che, al ritorno dietro la cinepresa per un film forse non a caso dopo Monster, trova il suo equilibrio con scioltezza. La figura ingenua e candida di Diana ben si contrappone al nostro mondo. Quello di tutti i giorni in continua fluttuazione tra picchi di generosità, bellezza,"eroismo" e bassezze di tutti i generi. In fondo, come le dirà uno dei protagonisti del film ad un certo punto, tutti combattono ogni giorno la propria battaglia.
Wonder Woman conserva una sua identità ed una sua peculiarità. Il candore dell'eroina si espande all'idea generale del film, vi aderisce pienamente e riesce nel suo intento. Lontano mille miglia da Deadpool per intenderci, non cade nel rischio di perdere la sua "mission", intrattiene, avvince, diverte con momenti spassosi, e pur nel turbinio finale non sbanda mai o quasi: promosso. Di certo il miglior film della Dc.
di Alessandro Giglio