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Il sole a mezzanotte dal 22 marzo al cinema: la recensione

Domenica, 25 Marzo 2018 11:17

Dal 22 marzo al cinema Il Sole a mezzanotte con protagonista Bella Thorne: la recensione.

 

 

E' passato ormai circa un mese da quando la cantante e attrice Bella Thorne è planata sulla Capitale per presentare Midnight Sun - Il sole a mezzanotte. Grande accoglienza per la 21enne americana strizzata in un vestito rosso fuoco durante il red carpet romano a piazza della Repubblica.

Ispirato al film giapponese Song to the Sun, ( Taiyo no Uta in originale) il film racconta la storia della diciassettenne Katie Price (Bella Thorne). Affetta da una malattia molto rara, la giovane non può per nessun motivo essere esposta alla luce del sole e vive perciò sin da bambina da semi reclusa in casa. E' suo padre a prendersi cura della sua educazione (Rob Riggle è Jack Price) e la sua unica amica è Morgan (Quinn Shephard). E' la sua passione per la musica (trasmessole dalla madre) che le da l'occasione per l'incontro che cambierà la sua vita. Costretta a poter uscire solo dopo il tramonto, Katie si esibisce voce e chitarra davanti ai passanti della vicina stazione ferroviaria. Una sera si trova a cantare di fronte a Charlie (Patrick Schwarzenegger) il ragazzo di cui è innamorata sin da quando è bambina e che ha sempre visto soltanto attraverso i vetri della finestra della sua camera da letto.

Una specie di Love Story anni 2000 (almeno nelle intenzioni) questo Il sole a mezzanotte, con alla regia Scott Speer (Step Up Revolution). Un film fatto da teeneger o poco più e per teenager . Tematiche che spesso sfuggono all'attenzione dei ragazzi e che cercano di essere canalizzate grazie al volano di due protagonisti molto seguiti, soprattutto per quanto concerne la diva cresciuta alla scuola di Disney Channel. Un film che getta luce su una malattia, lo Xeroderma Pigmentoso (causata dalla mutazione di un gene che produce una proteina fondamentale per la riparazione del DNA) per il quale non esiste cura ma solo modi per prevenire e trattare alcuni dei problemi ad esso associati. Un film senza troppe pretese e solo discretamente confezionato. Malgrado la tematica, sembra strano a dirsi, non ci si emoziona poi granchè alla fin fine a causa di personaggi tutti troppo edulcorati e piatti che non lasciano traccia. A ben vedere il trailer diceva già tutto in una manciata di secondi.

di Alessandro Giglio