La XXIII edizione di Romics celebrerà l’attore inglese Martin Freeman con l’assegnazione del primo Romics d’Oro mai attribuito a un attore. Freeman sin dagli esordi della sua carriera, dopo il primo ruolo importante nella pluripremiata serie inglese The Office (2001), ha sperimentato generi narrativi differenti con un’eleganza e un’accuratezza estremamente personali, passando da Love Actually (2003) al giallo della serie BBC Sherlock (2010) - che gli ha garantito un BAFTA e un Emmy Award - in cui veste i panni del Dottor Watson, fino al fantasy nella trilogia di The Hobbit (Un viaggio inaspettato, La desolazione di Smaug e La battaglia delle cinque armate, 2012, 2013 e 2014), dove interpreta il giovane Bilbo Baggins.
Nello stesso 2014, Freeman è tornato alla serialità televisiva come protagonista della miniserie Fargo, e nel 2015 ha fatto la sua prima comparsa sul grande schermo in un cinecomics con Captain America: Civil War. Nel 2018 è tornato in casa Marvel con Black Panther e il 19 aprile arriverà in sala con Ghost Stories, supernatural thriller.
Dopo la parentesi romana Freeman sarà al Lucca Film Festival il 9 aprile per presentare “Ghost stories” in cui interpreta uno scettico conduttore televisivo alle prese con sedicenti sensitivi e violenti misteri irrisolti. Il divo britannico, dopo la proiezione del film, terrà un incontro con il pubblico.
Gallery fotografica a cura di Alessandro Giglio.