In base ad un sondaggio condotto al Liceo Classico "Ugo Foscolo" si è confermata la previsione che era nell’aria da un paio di anni: l’abitudine di andare al cinema è stata rimpiazzata da un divano, una coperta e Netflix.
Il noto sito di Streaming legale sta ormai spopolando tra gli adolescenti, i quali ammettono di andare sempre meno al cinema e di preferire Netflix.
Questa piattaforma si è sviluppata in un periodo molto breve ed è riuscita a coinvolgere chiunque. Anche un piccola parte di professori ha confessato di utilizzare Netflix abitualmente: non è quindi solo una moda giovanile ma ormai è parte della quotidianità della maggioranza delle persone.
Si è constatato che alla maggior parte degli intervistati non interessa più così tanto la cultura cinematografica. Quindi è davvero Netflix la soluzione del telespettatore/cinespettatore medio?
Decisamente si, dal momento che c’è tutto quello che si cerca alla portata di un click: la disponibilità cinematografica è alta in quanto la piattaforma spazia tra ogni genere.
D’altronde viviamo in una società mediatica in cui i fagocitari social network, motori del cambiamento, inglobano le nostre azioni e le nostre abitudini, influenzando il nostro comportamento e le nostre scelte.
Certamente piattaforme come Netflix e altri simili hanno trovato terreno fertile dalla diffusione in grande scala di apparecchi tecnologici avanzai disponibili a buon mercato. Tutto questo 15 anni fa non sarebbe stato possibile poiché il divario tra l’esperienza sensoriale offerta da una vera sala cinematografica e un vecchio televisore a tubo catodico era immenso, e la diffusione di una tale piattaforma non sarebbe stata possibile.
Possiamo quindi davvero decretare la morte del cinematografo?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Matteo Chicca e Chiara Viaggi