A due anni di distanza dal primo capitolo, tornano gli Animali Fantastici. Siamo appena all'inizio del viaggio però, ci spettano ben altri 3 film per chiudere il cerchio. Nel primo fortunato appuntamento vengono introdotti i personaggi mentre in questo episodio si da il via alla vera storia ci pare di capire. Questo tanto a dire che se aveste perso il precedente, non rimarrete frastornati da questo e la visione andrà bene ugualmente, molto bene!
Ci eravamo lasciati col potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald, imprigionato dal MACUSA ( Il Magico Congresso degli U.S.A.) e ci ritroviamo con una sua rocambolesca quanto entusiasmante fuga dal penitenziario. Sua intenzione, sebbene non esplicitata, è quella di riunire dei maghi purosangue per governare sui non - magici. Benchè Newt Scamander (interpretato ancora una volta da Eddie Redmayne) non dovrebbe uscire dal paese dopo i fatti che l'hanno visto protagonista a New York, accetta comunque l'invito di Albus Silente ad arginare le mire di Grindelwald.
I crimini di Grindelwald fanno finalmente luce su un personaggio che affiora già in Harry Potter e la Pietra Filosofale e del quale si percepisce meglio la portata solo alla fine della saga potteriana. Chiamato ad interpretare il Mago Oscuro è un fantastico Johnny Depp. C'è chi aveva storto il naso quando in Animali Fantastici e dove trovarli aveva visto far capolino all'attore di Owensboro, invece lo diciamo subito, è proprio lui a rubare la scena a tutti. Non solo perchè fondamentale nella trama di questo capitolo ma per la sua presenza scenica ed un'interpretazione che annichilisce tutti gli altri interpreti. Un ruolo che gli calza alla perfezione e lo avvolge in una maschera affascinante quanto diabolica. In fondo il personaggio di Grindelwald attira perchè le sue posizioni sono anche parzialmente condivisibili. Un elogio sfrenato al non nascondersi, a sè ad agli altri. Al non voler vivere mai nell'ombra ed al contrario nel voler essere sempre e pienamente se stessi.
A fargli da contraltare c'è Albus Silente interpretato da un Jude Law macerato dai dubbi ed esitazioni per un patto stretto tanto tempo prima. Lo ritroviamo tra le vecchie care mura di Hogwarts ed il cuore sobbalza ai tanti giornalisti in sala, figuriamoci alle migliaia di appassionati italiani.
I 134 minuti della pellicola diretta da David Yates non si fanno sentire e non viene neppure in mente che, come per altri film della stessa durata, sarebbe stato meglio sfoltire qua e la. Merito di un plot ben congegnato, di una sceneggiatura omogenea e retta da dialoghi sempre brillanti. Di una CGI maestosa che regala una esperienza visiva impareggiabile. E' uno spasso perdersi nelle ambientazione de I Crimini di Grindelwald e l'unico amaro in bocca è forse solo quello di dover attendere ancora troppo per il suo seguito.
Ci sono anche delle incongruenze che sapranno cogliere probabilmente solo i potteriani più incalliti frutto della smania di inserire dei rimandi a tutti i costi ... ma in fondo a chi importa? Non certo a chi scrive.
Io mi sono divertito un mondo. Ho sognato e volato. Concedetevi anche voi questo piacere.
di Alessandro Giglio