Era una sala straripante quella gremita dalla stampa alla presentazione di questa nuova ricchissima edizione al Museo Maxxi di Roma.
Da sempre attenta ai temi legati alle giovani generazioni, Alice nella città presenterà un programma di anteprime assolute, esordi alla regia e conferme originali. 12 le opere del Concorso Young Adult, 7 eventi speciali e 3 serie. Il programma di Alice Panorama, raccoglie 12 film a cui si affiancherà la selezione del Panorama Italia con 12 lungometraggi e 5 eventi speciali fuori concorso, 30 cortometraggi (12 in concorso, 13 fuori concorso e 5 scuole in corto) selezionati in collaborazione con Premiere Film.
EVENTO DI PREAPERTURA
Il film di preapertura di Alice nella città è quanto mai succoso con l’anteprima europea di MALEFICENT – SIGNORA DEL MALE di Joachim Rønning distribuito dalla The Walt Disney Company Italia, interpretato da Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer che il 7 ottobre saranno a Roma non solo per accompagnare il film in una premiere ( all’Auditorium della Conciliazione) che promette magie, ma saranno anche protagoniste di un incontro con gli studenti delle scuole di cinema. Un doppio appuntamento con due attrici straordinarie.
CONCORSO YOUNG ADULT
Saranno 12 i film a partecipare al concorso YoungAdult, votati da una giuria composta da 23 ragazzi e ragazze selezionati su tutto il territorio nazionale.
I film di quest’anno sono collegati da innumerevoli fili che si legano e completano l’un l’altro: abbracciano generi e paesi d'origine diversi che spingono lo sguardo incontro al mondo.
Ce lo racconta il documentario di Emanuele Gerosa, ONE MORE JUMP, in cui i ragazzi del Gaza Parkour Team sognano di partire all’avventura pieni di attese, sorretti da una forma di disperazione creativa che nasce in risposta ad una vita rattrappita, priva di speranze, che abbandona e che rende incapaci di vivere il presente e immaginare il futuro.
L'attivista e cineasta iraniana per i diritti delle donne Mahnaz Mohammadi, affronta con SON-MOTHER la situazione femminile nell'attuale Iran e lo fa con un racconto struggente che sfida le tradizioni conservatrici, mettendo al centro lo spirito di sopravvivenza di una madre e l’amore di un figlio.
Contro-storie, tutte al femminile che hanno la forza di raccontare, con immagini non troppo rimuginate, le ribellioni necessarie per ridefinire i limiti, i ruoli e le regole indispensabili per uscire da codici e canoni protetti, come BEYOND THE HORIZON di Delphine Lehericey in cui Letitia Castà ci regala una delle sue più convincenti interpretazioni. Una storia d’identità intensa e fragile in cui un bambino deve crescere in fretta e abbandonare quanto prima l’innocenza dell’infanzia, se vuole resistere agli stereotipi maschilisti. Storie oneste, coraggiose e soprattutto consapevoli del proprio tempo che mettono al centro temi radicali, capaci di reggere il corpo a corpo con il mondo adulto, che sempre più tende a truccare il dibattito culturale con i ragazzi. Uno spunto ideale, che Carolina Hellsgård ha esplorato fino ai limiti più profondi, nella sua nuova regia. SUNBURNEDè il racconto di una stagione in cui tutti noi ci siamo sentiti veramente liberi, dove gli adulti non sono contemplati, non hanno volto. Una stagione in cui si è incautamente nudi per il mondo, costretti a prendere decisioni radicali, senza saperlo.
Tra vicende quotidiane, passioni e pomeriggi di giochi e vacanze, emergono i segreti di un’estate che nel film di Martin Turk, DON’T FORGET TO BREATHE, travolgono tutto come un torrente di emozioni contrastanti e di azioni spericolate.
Camille, nel film dal sapore autobiografico di Sarah Suco THE DAZZLED, rivendica la sua libertà da una comunità Cattolica, che mette in dubbio i suoi desideri, la sua vita sociale e i suoi tormenti interiori; Leigh nel film di Eva Riley, PERFECT 10 si ritrova travolta in un mondo di attenzioni di cui ha sempre avuto disperatamente bisogno e che la spinge verso un bivio tra i suoi sogni da ginnasta e questo esaltante nuovo mondo adolescenziale, rigorosamente privo di adulti, che risponde a regole proprie e che nel film di Emiliano Cunha, LANE 4, porta al disvelamento di sé stessi in un ambiguo sentimento che rovescia drammaticamente il banco delle apparenze. Sono ragazze autodeterminate, hanno fisicità combattive e consapevoli: CLEO, nel film di Eva Cools usa il corpo come strumento d’indagine per raccogliere la memoria di un ricordo che le ha lasciato cicatrici profonde. LOLA, incarnata sullo schermo da Mya Bollaers, una giovane attrice trans al suo primo ruolo, offre il ritratto di una ragazza transgender di 18 anni, al quale dona la sua passione e determinazione, la sua rabbia e allo stesso tempo la sua energia folle.
Laurent Micheli usa lo strumento del road-movie per raccontare il viaggio di un padre e di sua figlia, che metterà a confronto, loro malgrado, il fallimento di una vita familiare distorta dalla sofferenza, dai traumi e dai ricordi di due personaggi radicalmente diversi. I legami di sangue sono uno dei nodi tematici che attraversano l’opera prima di Mario Piredda, vincitore del David di Donatello 2017 per il corto “A casa mia”, che con L’AGNELLO, sua opera prima, segue la delicata storia di Anita, una ragazza di sedici anni che lotta in una Sardegna ruvida e autentica contro la malattia di suo padre, e di un intero territorio.
Si chiude con il film d’animazione di Lorenzo Mattotti, LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA, l’esordio nel lungometraggio del più grande illustratore italiano, che riprende l’omonima fiaba di Buzzati del 1945. Cogliendone gli aspetti d’attualità, dal rispetto per l’ambiente all’importanza del vivere civile, realizzando un raffinato gioiello dell’animazione contemporanea. Il lungometraggio è una co-produzione italo-francese che per la versione italiana è interpretata dalle voci di: Toni Servillo, Antonio Albanese, Linda Caridi e Corrado Guzzanti e con la partecipazione straordinaria di Andrea Camilleri nel ruolo del Vecchio Orso. Lorenzo Mattotti sarà presente a Roma anche per una masterclass aperta al pubblico.
PROIEZIONI FUORI CONCORSO
LA GIOVANE ETA’ di Luc e Jean-Pierre Dardenne racconta il destino del giovane Ahmed, tredici anni, combattuto tra gli ideali di purezza professati dal suo imam e i richiami della vita. Se in “Rosetta” i Dardenne seguivano da vicino la disperazione di una ragazza alla ricerca di un lavoro che non riusciva a trovare, in” Le jeune Ahmed “la disperazione sembra avere trovato ospitalità nel loro sguardo
Inoltre i due cineasti belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne incontreranno il pubblico di Alice nella città nella Lezione di Cinema di giovedì 24 ottobre aperta al pubblico
MATARES di Rachid Benhadj è il dialogo di due infanzie, di due destini che s’intrecciano e si sovrappongono. Intorno a loro le rovine di un vecchio mondo mentre il nuovo mondo si manifesta in tutto il suo orrore. Una fiaba feroce e incantata diretta da un regista d’origine algerina, dotato del dono dell’ascolto.
EVENTI SPECIALI
Tornano ad Alice le grandi anteprime del week-end dedicate alla famiglia.
Ad aprire la programmazione family sarà il Ailo – Un’avventura tra i ghiacci, primo lungometraggio firmato da un grande autore di documentari sugli animali: Guillaume Maidatchevsky. Ad accompagnare il film al festival oltre al regista anche Fabio Volo che ha prestato la voce al film.
Dopo quasi tre anni dal successo di Mister Felicità, Alessandro Siani torna al cinema con Il Giorno più bello del mondo.
Sul red carpet sfileranno anche i doppiatori della dark family più famosa del mondo: la famiglia Addams. Attesissimo cartone animato realizzato con una grafica in stop-motion, che ricorda molto lo spirito e i disegni delle storiche vignette del suo creatore Charles Addams.
Tra i protagonisti vocali de del movie cartoon italiano troveremo Virginia Raffaele e Pino Insegno nei panni di Morticia e Gomez. Nel ruolo di Zio Fester, Raoul Bova mentre Loredana Bertè interpreterà Nonnabambini alquanto speciali.
A chiudere la programmazione Family il film: diretto da Lino DiSalvo, capo dell'animazione per Frozen e supervisore di Bolt e Rapunzel della Disney, PLAYMOBIL THE MOVIE il primo lungometraggio ispirato agli amati e pluripremiati giocattoli PLAYMOBIL® ad accompagnare il film in uscita nelle sale italiane a Natale oltre al regista le voci italiane del film Cristina d’Avena e J-Ax.
ALICE│PANORAMA
Sono 12 i film che comporranno il programma che Alice nella città dedica al Panorama; opere internazionali che seppur raccontando il mondo delle nuove generazioni, offrono un pretesto per dire agli adulti cose da e sui giovani. Sarà lo spazio in cui presentare temi a contrasto mostrando la forza devastante di una realtà che non è mai semplice spettacolo.
LIGHT OF MY LIFE, del premio Oscar Casey Affleck è il film già annunciato della selezione legata al Panorama. Distribuito in Italia da Notorious Pictures il film racconta la storia di un padre e della sua unica figlia, di undici anni. Si nascondono tra boschi e case disabitate, dopo che un virus ha sterminato buona parte della popolazione femminile. La giovanissima Rag è costretta ad un vagabondaggio continuo e a fingersi maschio ogni volta che sarà costretta ad incontrare altri esseri umani, tutti uomini, resi brutali e senza scrupoli dalla mancanza di donne. Uno sguardo al femminile che ci permette di mette al centro il racconto d’esordio di Maura Delpero, MATERNAL, l’unico film italiano presente nella selezione. Un’opera che mette in scena la coesistenza di due forme opposte d’intendere, e mortificare, la femminilità.
Con ZOMBI CHILD, Bertrand Bonello porta avanti il percorso già intrapreso in Nocturama – già ad Alice nel 2016 - legando la messa in scena dell’adolescenza con la morte e la fine della civiltà. Gli fa eco ADORATION di Fabrice du Welz con una storia d'amore struggente che è intenzionalmente sospesa dalla realtà. E’ il racconto di una fuga adolescenziale à deux dettata da un complicato mosaico d’instabilità mentale di lei, di accecato primo amore di lui e di una forte pulsione di libertà che li attraversa per tutto il film e che trasformerà tutto in un incendio disordinato a tratti inquietante e fuori controllo. Come nell’esordio di Annabelle Attanasio, MICKEY AND THE BEAR, un dramma ricco di dettagli vissuti che ruota attorno a una relazione padre-figlia che diventa un'ancora di salvezza ed una prigione emotiva, resa autentica dalle superbe interpretazioni di Camila Morrone e James Badge Dale.
Ancora il viaggio come metafora di crescita nel film TAKE ME SOMEWHERE NICE di Ena Sendijarević. Con l’energia spericolata della giovinezza e la corsa alla scoperta dell’età adulta, un trio ribelle intraprende l’avventura di un viaggio imprevedibile attraverso il territorio bosniaco, nel corso del quale, Alma imparerà ad accettare e comprendere sé stessa, abbracciando tutti i cambiamenti che incontrerà sulla sua strada. La regista Lendita Zeqiraj presenterà AGA'S HOUSE un racconto di formazione che sullo sfondo dei conflitti socio-politici della società kosovara, mette al centro la resilienza di quattro donne e di un bambino di nove anni alla ricerca del padre scomparso. Un brillante dramma su come l'empatia non solo guarisce, ma alla fine fa crescere.
La continua situazione di bisogno in cui questi personaggi vivono, è una ricerca necessaria dettata dalla sopravvivenza: ce lo racconta il sorprendente documentario di Andrés Torres, LA FORTALEZA, dove gli ultimi giorni del campionato colombiano di calcio del Bucaramanga, diventano lo spunto per filmare dall'interno, un viaggio illegale tra i giovani tifosi dei bassifondi della Colombia.
Nella geografia del festival, TARO THE FOOL è il film che sovverte i luoghi comuni dello young adult. Un dramma lirico emotivo e desolante sulla generazione invisibile di teenager autodistruttivi che abusano di droghe nelle moderne metropoli asiatiche. Un film senza via di scampo che con la freschezza di un ritrovato cinéma vérité fa emergere un flusso energetico dirompente che tutto travolge.
Con il suo secondo film (dopo This Wonderful Life 2014) lo scrittore/regista Zhai Yixiang, si conferma come nuovo talento del cinema cinese. A prima vista, MOSAIC PORTRAIT di Zhai Yixiang sembra perseguire l’agenda di tanto cinema sociale asiatico. Ma il film non segue semplicemente un'indagine sullo stupro di una ragazza di 14 anni, ma offre una riflessione audace, anche se sottile, sull'esperienza delle donne nella società cinese contemporanea.
ADOLESCENTES, il nuovo lungometraggio di Sébastien Lifshitz, segue dall'età di 13 a 18 anni le migliori amiche Emma e Anaïs, che sembrano non avere nulla in comune, dal loro background sociale alle loro personalità. Lifshitz racconta gli anni in cui le trasformazioni radicali e le prime volte sono una caratteristica regolare della vita quotidiana. Attraverso le loro storie personali, il film dipinge un raro ritratto della Francia e della sua storia recente. La regista di BULL, la texana Annie Silverstein, aiutata dalle splendide interpretazioni di Rob Morgan e dell’esordiente Amber Havard, ha in questo senso il merito di non lasciarsi avviluppare nelle spire dell’ovvietà, andando oltre il racconto di un’adolescenza costretta a maturare troppo in fretta.
ALICE │ Panorama Italia
Il Panorama Italia è la piattaforma del festival che punta sulla scoperta e sulla valorizzazione del giovane cinema italiano. Quello più nascosto che sfugge alla rete dei grandi festival. Film più fragili che per loro natura scelgono un’altra direzione possibile, che spesso appartiene ad una nuova generazione di registi, che si muovono al di fuori dei circuiti commerciali/tradizionali, tra le università e le scuole di cinema. Quello capace di raccontare storie intense e coraggiose nei modi inventivi del cinema indipendente. Documentari, film inediti mai usciti in sala per il grande pubblico, passati velocemente in un festival all’estero. E poi incontri, masterclass ed eventi speciali che coinvolgeranno gli studenti di cinema e delle scuole della città.
Con BELLISSIME Elisa Amoruso continua la sua riflessione su cosa sia oggi, essere bambine, adolescenti e madri, aprendo una riflessione sul culto dell’apparire partendo dalla storia di quattro donne unite dalle stessa passione: la bellezza.
L’opera prima di Alessandra Mortelliti, FAMOSA, tratto da una piece teatrale, mette al centro della storia un giovane, nato in un corpo per cui prova vergogna e disgusto e che agghinda per sentirsi appagato ed amato. Una ricerca sull’accettazione che si avverte forte nel film di Francesco Fei, che con MI CHIEDO QUANDO TI MANCHERO’ porta sullo schermo un road movie senza confini fisici e mentali. Il racconto di una diciassettenne in fuga da un passato difficile in cerca di un futuro ancora possibile, insieme un’amica immaginaria che l’aiuterà ad emergere da una storia di bullismo. L’immaginario dunque come strumento d’indagine del reale che nel road movie dalle venature fantasy di Matteo Gentiloni, MOLLAMI, si manifesta in un terzo incomodo tanto indesiderato quanto ingombrante: Renato, un enorme, inquietante e bizzarro pupazzo parlante che solo Valentina (Martina Gatti), può vedere e che altro non è che il suo senso di colpa per qualcosa che è accaduto quando era bambina. Malattia ed amicizia sono invece i temi affrontati da Enrico Iannacone ne LA VACANZA, dove l’incontro di due anime complesse, attraverso i suoi protagonisti, Antonio Folletto e Catherine Spaak, trovano in un’inaspettata amicizia la forza di confrontarsi con i mostri del loro passato, prima che le rispettive malattie non gli consentano più di affrontare chi gli ha fatto del male. Elisa Mishto presenta il suo primo lungometraggio di finzione il cui titolo, STAY STILL, riassume il principio attorno al quale la sua protagonista, Julie (Natalia Belitski) insieme ad un inedito Giuseppe Battiston, organizza la sua vita. Stay Still è un film ingannevole come il personaggio di Julie, che cambia in corso d’opera l’asse di riflessione e la sua natura, e sorprende nella misura in cui alla fine ci porta a identificarci di più con il personaggio che all’inizio sembrava inaccessibile. BUIO di Emanuela Rossi ha il merito e il coraggio di riportare il pubblico verso generi poco frequentati in Italia: è un thriller, un film di fantascienza, un family drama.
LE METAMORFOSI di Giuseppe Carrieri ha una provvista di immagini sorprendenti, una gran bella fotografia, un suono ricco ed espressivo. Tra fantasia sperimentale e documentario affronta degrado ambientale e umano e la rappresentazione dell’altro (i rom e i migranti) con una attitudine allegorica quasi pasoliniana (l’uso di Ovidio), con la Voce fuori campo Marco D’Amore. Napoli è protagonista nel documentario LA VILLA di Claudia Brignone che nella Villa Comunale di Scampia riesce a raccontare un’oasi naturale, in cui le persone si incontrano alla ricerca di uno spazio di libertà. Vincenzo Marra, con LA VOLTA BUONA mette al centro del suo racconto, il tema del riscatto sociale e umano mettendo sulle spalle di uno straordinario Massimo Ghini, la storia di un’amicizia tra un procuratore calcistico e un bambino. Tra i due all’inizio saranno scintille, ma presto si troveranno l’uno accanto all’altro, generando un legame che farà crescere e cambiare entrambi. VOLARE di Ram Pace e Luca Santarelli, prodotto da Michele Santoro, ci restituisce il racconto di una generazione: tatuaggi in faccia, vestiti firmati, culto del successo online e rime al limite della provocazione che segnano l’appartenenza ad un nuovo fenomeno non ancora del tutto indagato che sta spopolando in tutta Italia: la musica Trap. In tema musicale, c’è il documentario on the road IL SUONO DELLA VOCE, nato da un’idea di Tosca con la regia di Emanuela Giordano che ci regala un viaggio vero e proprio nella musica e nella poesia di una straordinaria artista che unisce culture e popoli attraverso il canto.
MARCO POLO è il titolo ideale per raccontare un viaggio e una scoperta, così crediamo sia stato per Duccio Chiarini che alle porte di Firenze, nel quartiere periferico dell’Isolotto, ha scoperto l’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo. Per mesi ha filmato la vita di 150 professori e 1600 studenti che ogni mattina varcano le porte di questa scuola. Questo film è omaggio, dolce, a chi intraprende il viaggio attraverso quelle sfide.
Partendo da qui, a ben guardare, nel programma del Panorama Italia c’è un filo che lega la scuola ad un gruppo di lavori filmati dall'interno, dal profondo, che mettono in luce lo sguardo di educatori, insegnanti e pedagogisti che su questi temi hanno sentito l’urgenza di fermare il loro punto di vista: la scrittrice e illustratrice Chiara Rapaccini in AMORI DI LATTA di Graziano Conversano, si immerge nel modo degli adolescenti per scoprire il loro rapporto con le emozioni e i primi amori. Un documentario nato per Rai Storia ma che ha il valore di un’inchiesta dal sapore antico. Il ‘Maestro’ Franco Lorenzoni torna ad Alice nella città con il documentario E’ MEGLIO CHE TU PENSI LA TUA di Davide Vavalà, che raccoglie la testimonianza dell’ultimo anno d’insegnamento nella scuola di Giove in Umbria. Il racconto di una scuola possibile, democratica e inclusiva, dove il dialogo è alla base della sua pedagogia quotidiana. Mentre, ne LA NOSTRA STRADA (Work in Progress) di Pierfrancesco Li Donni (wirkinla periferia di Palermo viene descritta dall’aula della IIIB della scuola media Bonfiglio.
Tra gli eventi speciali, FRAMMENTI: cinque storie di città e periferia, apparentemente separate ma destinate ad unirsi in un unico racconto dell’oggi vivo e fuori dai luoghi comuni. Un film corale di sei registi tra i diciotto e i ventuno anni, coordinati dal regista Paolo Bianchini.
CORTOMETRAGGI
Saranno 12 i cortometraggi in concorso e 13 fuori concorso diretti da giovani registi, selezionati per il valore artistico e originalità del racconto.
IN CONCORSO
MARADONA’S LEG di Firas Khoury
ADAM di Shoki Lin,
FIREFLIES di Amelia Nanni
SETTEMBRE di Giulia Steigerwalt
APE REGINA di Nicola Sorcinelli
IL POSTO DELLA FELICITÀ di Aliosha Massine
PAPA di Christophe Switzer
IL TIPICO NOME DI UN BAMBINO POVERO di Emanuele Aldrovandi
THE LOAD di Giulia Giapponesi L’OCCASIONE DI RITA di Francesco Barozzi SANPIETRO di Andrea Chinappi
3 SLEEPS di Christopher Holt
SCUOLE IN CORTO
DELFINA di Mario Cordina, 12’, Malta DREAM BIG LITTLE COWBOY di Aldo
Zammit, 8’, Malta
ROMEO E GIULIETTA di Felice V. Bagnato, 10’, Italia
IMPORTANTE di Ciro D’Emilio, 8’, Italia
LIMES SMILE – LIBERTÀ, INCLUSIONE, MEDIAZIONE, ESPERIENZA, SOCIETÀ di Ylenia Politano
FUORI CONCORSO
MOTHER di Rodrigo Sorogoyen
LOST AND FOUND di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe
MILK di Pennie Hunt
BORDER CROSSING di Agnieszka Chmura PIZZA BOY di Gianluca Zonta
A CUP OF COFFEE WITH MARYLIN di Alessandra Gonnella
PUPONE di Alessandro Guida
THE CHRISTMAS TREE di Bogdan Muresean THE ANNIVERSARY di Lorenzo Tocco QUIET LAND AND GOOD PEOPLE di Johannes Bachmann
SHE FIGHTS di Nicola Martini
DELITTO NATURALE di Valentina Bertuzzi COMING BACK di Alessio Rupalti
Quei ragazzi― È la linea di programma che Alice nella città dedica ai classici contemporanei, ai film del passato restaurati e riproposti ai ragazzi per la loro forza e attualità. Questo l’elenco completo dei restauri selezionati quest’anno:
NUOVO CINEMA PARADISO
di GIUSEPPE TORNATORE (Italia, Francia, 1988, 155’)
restauro: Luce Cinecittà e realizzato grazie al supporto di Dolce&Gabbana, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.
“Qualunque cosa farai, amala. come amavi la cabina del Paradiso quando eri picciriddu.”
Alice nella Città festeggerà insieme a Giuseppe Tornatore i 30 anni del capolavoro “Nuovo Cinema Paradiso” e del suo percorso unico attraverso i passaggi in sala, il successo nei festival e infine l’Oscar. Il festival presenterà al suo pubblico di giovanissimi forse il più amato degli omaggi all’amore per il grande schermo: Mario Sesti, che curerà l’evento, leggerà una compilation di recensioni da tutto il mondo e dialogherà con Giuseppe Tornatore, dopo tre decenni che hanno trasformato il film nel mito più toccante del cinema in sala.
LA FINE DEL GIOCO
Di GIANNI AMELIO (Italia, 1970, 58’- B/N)
restauro: Alice nella città, Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di Lucania in collaborazione con Teche Rai e Studio Emme.
Il recupero dell’innocenza di uno sguardo non innocente, che rianima gli stereotipi con cui guardiamo la realtà.
Nato per i programmi Sperimentali della Rai-tv, La fine del gioco (1970), oltre ad essere l’esordio alla regia e l’unico film Ad oggi, La fine del gioco, è l’unico film che Gianni Amelio abbia finora ambientato, nella sua città, è anche un film-chiave per capire l’opera di Amelio perché esprime con chiarezza assoluta il suo credo di autore e costituisce una sorta di “prefazione” alla sua attività futura, dove già si mostra tutta l’attenzione per il mondo minorile. La fine del gioco è un film quasi profetico, perché anticipa Il ladro di bambini per il tema del viaggio e della prova fra adulto e adolescente e che disvela tutto il suo carattere di riflessione meta-cinematografica, in cui Amelio si interroga sul metodo, sulle responsabilità e soprattutto sulla possibilità di fare televisione verità, sottolineando e valorizzando i limiti e le inadeguatezze della macchina del cinema. Sarà anche l’occasione per ricordare Ugo Gregoretti un altro grande inventore e maestro del cinema che nel film interpreta un giornalista televisivo che conduce un’inchiesta sulle condizioni dei giovani ospiti di una casa di correzione del sud Italia.
COME TE NESSUNO MAI
di GABRIELE MUCCINO (Italia, 1999, 88’)
restauro: Alice nella città, in collaborazione con Fandango e Studio Emme.
A quasi due decenni di distanza dall’apparizione alla Mostra di Venezia, Alice nella città, nell’ambito dell’omaggio dedicato ai 30 anni della fondazione della Fandango, presenta il restauro dell’opera seconda di Gabriele Muccino.
Come te nessuno mai, è uno dei pochi concreti esempi di film dedicati agli adolescenti visti nel panorama produttivo italiano, e non solo negli anni Novanta. La proiezione sarà accompagnata da un incontro con Gabriele Muccino e Domenico Procacci.
COMPAGNI DI SCUOLA
di CARLO VERDONE (Italia, 1988, 118’)
restauro: Alice nella città, Laser Film, in collaborazione con RTI-Mediaset, Rai cinema.
Una riflessione che parte dal “come eravamo” per raccontare “come siamo adesso” e immaginare “come saremo ma non dovremmo essere”.
30 anni fa usciva Compagni di scuola, la celebre commedia di Carlo Verdone che ottenne subito un successo clamoroso. Alice nella città, presenterà con la Roma Lazio Film Commission, la versione restaurata dalla Laser Film, su cui Carlo Verdone si è espresso così: «Ieri ho visto la correzione del colore, di come è stato restaurato. Me lo sono rivisto tutto, in religioso silenzio. Ho capito la fatica immane che ho fatto, è stato veramente un miracolo quel film. Fatto di energia, equilibri, sinergia tra gli attori, che si sono sempre voluti bene. Non c’è mai stato un momento di gelosia o di frizione. Oggi posso dire che Compagni di Scuola è sicuramente il mio miglior film. L’ho capito ieri pomeriggio. Ero indeciso tra questo, Maledetto il Giorno che t’ho incontrato e Al Lupo al Lupo. Oggi invece ho capito che il migliore è Compagni di Scuola. Ho capito che questo film resterà immortale. E questo mi fa molto piacere!».
La proiezione sarà accompagnata da un incontro con Carlo Verdone e Fabio Traversa (Piermaria Fabris) che sarà condotto da Mario Sesti, regista, scrittore, giornalista e critico cinematografico.
ROSETTA
di JEAN-PIERRE E LUC DARDENNE (Belgio, Francia 1999, 95’) restauro: Cinematek
Il restauro di Rosetta a vent’anni esatti dalla presentazione dell’opera che ha permesso a Jean-Pierre e Luc Dardenne di conquistare la loro prima Palma d’oro come miglior film, anche grazie alla strepitosa prova della debuttante protagonista Émilie Dequenne, a sua volta premiata con il riconoscimento perla migliore interpretazione femminile del Festival di Cannes 1999, ci permette di riavviare la riflessione su cosa vuol dire dare nuova vita a un film del passato. Fare sì che sia presente oggi sullo schermo. Rosetta è un’adolescente che vive in una roulotte insieme alla madre alcolizzata e che vede peggiorare ulteriormente la propria vita a causa di un inaspettato licenziamento; la ragazza comincia così una strenua battaglia per trovare un posto di lavoro serio e stabile che permetta un miglioramento della sua condizione e di quella della madre, che si ritrova a prostituirsi per sbarcare il lunario. Con una regia pulita e sobria, fatta di lenti inseguimenti con macchina a spalla, i fratelli Dardenne ci mostrano la straziante esistenza della protagonista, in perenne lotta contro un sistema che non fa nulla per tutelarla e contro un destino che sembra volerla ricacciare continuamente con la testa sott’acqua ogni volta che sale a galla per respirare. Ingabbiata in una società in cui ad andare avanti sono gli imbroglioni o i privilegiati, Rosetta viene costretta a venire meno ai propri principi e a commettere una scorrettezza per sopravvivere, per poi subirne le conseguenze e pentirsene amaramente.
La proiezione sarà accompagnata da un incontro con JEAN-PIERRE E LUC DARDENNE aperto al pubblico.
MIRACOLO A MILANO
Di Vittorio de Sica (Italia, 1951, 100’ B/N)
restauro: Il restauro 4K è stato realizzato da Cineteca di Bologna e Compass Film a partire dai negativi originali immagine e suono e da un interpositivo d'epoca conservati presso il laboratorio Studio Cine. Alcune parti del negativo erano in avanzato stato di decadimento chimico e risultavano gravemente compromesse. Per queste parti si è fatto ricorso all'interpositivo. Una copia d'epoca di prima generazione, depositata da Manuel De Sica presso la Cineteca di Bologna, è stata usata come riferimento. Un ringraziamento al direttore della fotografia Luca Bigazzi per la supervisione del grading. Le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata nel 2019.
Quei ragazzi ―
Omaggio a JACQUES DOILLON
L’ultimo articolo che François Truffaut pubblica in I film della mia vita, nella sezione finale del libro dedicata agli «amici della Nouvelle Vague», è una recensione a quello che è in pratica il primo film di un giovane cineasta che ai tempi della Nouvelle Vague era un ragazzino, che fino a quel momento non ha frequentato gli ambienti che contano della cultura e della cinefilia parigina: Les doigts dans la tête di Jacques Doillon. È il 1974 ed è con questo prestigioso timbro sul passaporto che il giovane regista entra nel cinema d’autore francese e internazionale. Ma non per questo il suo percorso sarà facile. Ogni suo film sarà una scommessa e una sfida che si manifesta in una tensione tra libertà e avventura, conforto e disagio. Una questione di adulti e adolescenti, di padri e di figli, di donne e bambine. Incontri non sempre facili e comunque mai indifferenti, che producono incandescenze, accelerazioni e sospensioni emotive; esplorazioni che mettono al centro il disaccordo tra il modo in cui i bambini e gli adulti interagiscono con il mondo, che funziona effettivamente come una critica al mondo degli adulti.
L’omaggio che gli rende ora Alice nella città non è tuttavia una scoperta tardiva, ma l’occasione di accompagnare la presenza di Jacques Doillon che sarà nostro ospite a Roma per un incontro in cui la voce – quella reale e quella delle immagini – si intreccerà con la visione di alcune delle sequenze più significative legate ai ragazzi cinematografici dei suoi film, tra cui:
1974 - LES DOIGTS DANS LA TÊTE; 1975 - UN SAC DE BILLES;
1985 - LA VIE DE FAMILLE;
1989 – LA FILLE DE QUINZE ANS; 1990 - LE PETIT CRIMINEL;
1999 - PETITS FRÈRES; 2003 - RAJA
tre invece saranno i film che saranno proiettati per intero durante il festival: 1979 - LA DRÔLESSE;
1993 - LE JEUNE WERTHER;
1996 - PONETTEQuei ragazzi ―
OMAGGIO A FRANCA VALERI
Alice nella città, in accordo con la famiglia e gli amici, in collaborazione con l’Accademia del Cinema italiano - Premi David di Donatello ha deciso di rendere omaggio alla grandissima Franca Valeri straordinaria icona di tv, cinema e teatro, capace di portare in scena una comicità al femminile con personaggi che hanno fatto la Storia.
I film proposti saranno:
Piccola posta anno (1955)
Il segno di Venere (anno 1955)
IL VEDOVO (anno 1959)
PARIGI O CARA (anno 1962)
Di Redazione Cinema