Per il loro esordio alla regia il duo comico siciliano porta al cinema in avvicinamento al Natale, un film che pur restando nel solco della comicità, e non poteva essere diversamente, aggiunge temi anche di peso tralasciando il Natale folkloristico dei Santa Claus di tante commedie italiane e sceglie radici ben più solide.
Salvo Ficarra è un ladro specializzato in arte sacra e quando durante un TG regionale butta l’occhio su un Bambinello che sarebbe stato utilizzato per il presepe vivente ( non è una contraddizione eh) , decide di fare un salto nel paesino di Roccadimezzo Sicula, in cui il pastore d’anime locale è Valentino Picone.
L’inseguimento che ne verrà fuori porterà i due in un boschetto con della sospetta e fitta vegetazione. Una volta entrati li, verranno catapultati direttamente nel Primo Natale della Storia. Un pò come il duo Troisi/Benigni in Non ci resta che piangere, solo che qui per tornare indietro non gli resta che pregare.
Gag dalle fortune alterne ma scelta di un cast fortunatissimo: dall’impeccabile ed istrionico Massimo Popolizio nei panni di Erode fino a Roberta Mattei ( Rebecca) e Giacomo Mattia (Isacco). Una accuratezza nei dettagli notevole che va dai costumi alla scelta delle location ( Marocco e Sicilia), una fotografia superba unite ad una regia che probabilmente così non t’aspetti, sono tra le note più positive per Il primo Natale che, se dal lato comico non decolla mai del tutto, trova comunque un suo equilibro anche per il finale che non vogliamo anticipare, come giusto che sia.
Un budget importante dietro a questo film targato Medusa che non va quindi sprecato sebbene non ci abbia conquistato proprio laddove pensavamo di andare sul sicuro. Lo troverete al cinema dal prossimo 12 dicembre.
Articolo e gallery fotografica di Alessandro Giglio
Il primo natale : la locandina