Credo che ogni persona susciti un’emozione diversa, forse tanto diversa quanto ogni essere umano presente su questa terra, da indurmi ad osservare..
Avete mai provato ad osservare il mondo che vi circonda? A volte mi chiedo se davvero ne siamo capaci: non sarebbe meglio chiudere gli occhi e godere di ogni piccolo dettaglio che la natura, o il vuoto ci offrono?
Peccato che questa società non sia pronta ad ascoltare, al contrario è molto reattiva nel rispondere senza nemmeno prestare attenzione alla domanda posta. Reagendo così penso che ognuno di noi si perda una fetta sostanziale della propria vita: non si può vivere sopravvivendo, e non si può certo sopravvivere vivendo; insomma, chi vorrebbe passare la propria vita senza alcun tipo di problema se non quello di impiegarsi in qualcosa di sensato per passare il nostro inutile tempo? Sinceramente, quanti di noi vorrebbero farlo?
Io preferirei vivere “vivendo”! Perché se solo per un minuto imparassimo a fermarci, e ad osservare, ascoltare in silenzio il nostro mondo, capiremmo che la natura, le città, le persone, ci possono procurare un sorriso in più. Vivere rischiando, senza alcun rimpianto! Non è forse meglio?
Ecco, io penso che la maggior parte delle persone che abbiamo incontrato, che incontriamo e che incontreremo nella nostra piccola e insulsa vita servano a colmare quel vuoto cosmico che abbiamo in noi sin da piccoli: non importa che tipo di persone siano; tutte, ciascuna di loro, contribuiscono alla nostra crescita facendoci adirare, emozionare, gioire, facendoci talvolta sentire bambini, talvolta maturi.
Perciò, cari ragazzi, io ho bisogno di voi, voi avete bisogno di me; NOI, abbiamo bisogno di NOI
Post ed immagine di Marta Carlini