Si intitola Zero K e uscirà negli Stati Uniti il 10 maggio 2016, nove giorni dopo sarà nellle librerie del Regno Unito, dell’Irlanda e nei paesi del Commonwealth, pubblicato dalla casa editrice Picador. In Italia lo pubblicherà Einaudi, ma la data di uscita non è stata ancora stabilita.
A sei anni di distanza da Punto Omega, il nuovo romanzo di DeLillo parlerà della morte. La trama di Zero K è presente sul sito di Simon & Schuster, dove il romanzo viene già definito come «il più saggio, più ricco, il più divertente e il più commovente» di DeLillo «un inno all’umanità e insieme una meditazione sulla morte e un abbraccio alla vita». Il protgonista di Zero K è Jeffrey Lockhart. Suo padre Ross è un miliardario sui sessant’anni che ha una moglie più giovane, Artis Martineau, malata e destinata presto a morire. Ross possiede una clinica segreta dove la morte è controllata e i corpi vengono conservati in attesa che il progresso scientifico raggiunga risultati tali da farli ritornare in vita. Jeffrey si unirà a Ross in clinica, per salutare Artis prima che la morte sopraggiunga.
Il romanzo ruota intorno allo scontro ideologico di padre e figlio sul tema della morte. Jeffrey sente il bisogno di accettarla e di dedicarsi alla vita, impegnandosi a sperimentare «tutto ciò che può stupirci nel tempo che trascorriamo qui sulla terra». Per Ross, invece, la morte va sconfitta, entrando in un’altra dimensione per risvegliarci in un mondo nuovo: «Siamo nati senza sceglierlo. Dovremmo morire nello stesso modo? La gloria dell’uomo non è rifiutarsi di accettare un destino sicuro?».
Zero K è il diciassettesimo romanzo di Don DeLillo, che esordì con Americana nel 1989. La casa editrice presenta quest’ultimo lavoro come «un inno al linguaggio», a cui l’autore ha sempre prestato particolare attenzione. De Lillo riceverà il prossimo 18 novembre la Medal for Distinguished Contribuition to American Letters, un importante premio alla carriera che gli verrà assegnato durante la consegna dei National Book Award.
