Dopo essersi laureata alla Bachelor of Fine Arts (Washington State), Iris consegue nel 2009 un master per l'insegnamento, ma la sua passione per la pittura ha inizio molto tempo prima: già all'età di 7 anni era l' “artista della classe”; in un'intervista ricorda di aver disegnato, alla stessa età, una rana su un mattoncino di legno (di quelli che si usano per le costruzioni), e per il timore di un rimprovero, di averlo nascosto ai genitori, i quali, scoperto il fatto, rimasero stupiti per quanto la rana della bambina fosse realistica.
Una volta conseguito il master del 2009, Iris Scott decide di prendersi un anno sabbatico e di girare il mondo per dipingere, lontana da distrazioni e pressioni.
Senza particolari motivi si stabilisce a Taiwan, affitta un appartamento in un dormitorio con cucina e bagno in comune ed è nella sua stanza con vista mare che Iris scopre, quasi per impazienza, la finger painting: una sera come tante, ormai a metà di un dipinto a olio, aspettando che i pennelli asciughino, comincia a sfiorare la tela con la punta delle dita, curiosa di provare il nuovo giallo brillante. “Dopo dieci tocchi, sapevo che dipingere con le dita sarebbe stato ciò che avrei fatto per il resto della mia vita”, e così è stato.
Iris parte di nuovo, diretta verso la Thailandia, attratta dai colori suggestivi di quei paesaggi esotici, e i suoi dipinti ritraggono lanterne rosse, strade affollate, paesaggi sconfinati, tigri e uccelli dagli infiniti colori.
Tornata in America, allestisce una mostra del suo soggiorno thailandese, ma il giorno seguente all'apertura dell'esposizione, è di nuovo in volo: destinazione Nicaragua. Vi soggiornerà per sei mesi, sperando che la nuova collezione sia pronta per agosto 2013.
Iris ha lasciato l'insegnamento ormai da tre anni, ed è soddisfatta di poter esprimere la sua creatività in modo originale, più veloce e semplice rispetto ai metodi tradizionali: come un pianista, muove velocemente la punta delle dita per ”modellare” la sua pittura.
Spesso le sue sono d'ispirazione fotografie o semplici scarabocchi, e ama dipingere il suo labrador, Jake, che appare in molti dipinti alle prese con buche o schizzi d'acqua.
Al di là della bellezza, della vitalità e dell'unicità dei suoi quadri, ciò che più mi colpisce è la determinazione di questa giovane artista, che può essere d'insegnamento e incoraggiamento per noi ragazzi italiani, cittadini di un paese che è stato per Iris, luogo d'ispirazione durante un soggiorno durato un anno, diviso tra Toscana e Sardegna.
Impegno, creatività, coraggio e sfida con sé stessi forse sono doti davvero in grado di ripagare la fatica di realizzare quella gioia che, secondo Iris Scott, “non si materializza appena finisco un quadro...ma è sognare un futuro che ancora non esiste..”.
E per chi volesse, ecco il sito ufficiale della pittrice: www.irisfingerpaintings.com
Ester Percaccio