Ricreare quel che avviene nel nucleo del Sole per arrivare, in futuro, ad avere una fonte di energia pulita e inesauribile. L’idea di fondo è quella di accendere una stella sulla Terra. Ricostruire, cioè, la reazione di fusione nucleare che avviene nel nucleo del Sole. E costruire, grazie a questa tecnologia, reattori a fusione nucleare le cui scorie saranno solamente grandi quantità di elio, il gas che si mette nei palloncini delle feste.
Una stella sulla Terra
“Per ricreare quel che accade nel Sole, dobbiamo accendere un plasma caldissimo, più caldo delle temperature del Sole. Il Sole ha una grandissima forza di gravità che qua sulla terra non riusciamo a raggiungere e quindi, per ricostruire le condizioni presenti nel nucleo, dobbiamo superare la temperatura del centro del sole”, spiega Matteo Iafrati, ricercatore all'Enea. Duecento milioni di gradi, invece di dieci milioni. Le centrali nucleari attuali sono basate invece sulla reazione di fissione nucleare, cioè il processo opposto alla fusione. “Nelle centrali a fissione nucleare, per esempio, noi partiamo da un atomo gigantesco di uranio, radioattivo e instabile. Gli lanciamo contro un neutrone, un proiettile, lo spezziamo in due e da questo evento distruttivo ricaviamo tanta energia. Per quanto riguarda la fusione, si parte dall’atomo più leggero dell’universo, l’idrogeno. Prendiamo due atomi di idrogeno e li fondiamo in un atomo di elio. Se li mettiamo sulla bilancia, due atomi di idrogeno pesano meno di un aomo di elio. La differenza in massa è diventata energia pura con la famosa formula di Einstein".
"Questo è quello che tentiamo di fare. Farlo è tecnicamente difficile. E’ tecnologicamente difficile concentrare questa temperatura inimmaginabile e riuscire a innescare tanta reazione di fusione da far rimanere acceso il plasma da solo ed evitare che questo danneggi i materiali che sono a contatto con la parete della macchina. Questo al momento è uno dei più grandi limiti per la costruzione di una centrale a fusione nucleare".