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E se il tempo fosse un gambero? la recensione

Mercoledì, 21 Dicembre 2016 19:40

Sono passati trent’anni dalla prima messa in scena del testo di Jaja Fiastri e di Bernardino Zapponi, “E… Se il tempo fosse un gambero?” , e in questa edizione il compito di portarlo in scena è toccato a Francesco Pannofino e Emy Bergamo.

 

Un musical brillante, quello che è in scena al Brancaccio, che si svolge sul più antico dei desideri, cambiare le scelte importanti della nostra vita, per rispondere alla domanda per eccellenza "e se avessi scelto un'altra strada?"

Attraverso delle scene molto comiche e singolari, dove la scenogradia a cura di Gabriele Moreschi giganteggia sul palco e tra le impressioni del pubblico, che rumoreggia positivamente impressionato dai cambi palco, il musical ci mette davanti alla visione infinita delle variabili che una scelta può portare, nonostante gli agenti "mistici" che operano in scena.

La storia nonostante sia stata scritta trentanni fa, grazie al riadattamento sapiente di Saverio Marconi e a temi senza tempo, riesce ad accattivare il fruitore. Sicuramente va menzionata l'incredibile performance di Emy Bergamo, non nuova al teatro in lingua romana, ma comunque sorprendente nello svolgimento di tutte le arti richieste dallo spettacolo, e a tal proposito va sicuramente ringraziata Rita Pivano e il suo corpo di ballo che rendono ogni scena brillante e accattivante, allontanando il musical dalla pesantezza della lunga durata. L'attore più atteso, Francesco Pannofino, soddisfa le aspettative aiutato da un pubblico che lo aspetta in un ogni battuta e già è predisposto al meglio verso di lui.

"E… Se il tempo fosse un gambero?" si conferma un classico del teatro, e sicuramente sotto le feste è un piacere respirare la sensazione del lieto fine. Va in scena al Teatro Brancaccio dal 15 Dicembre al 15 Gennaio.

Hanno recensito per noi: G.E. Di Giulio e A. Valeri