Una scacchiera. Al centro di essa le consuete pedine, bianche e nere, che si affrontano in uno dei giochi più famosi al mondo. Siamo abituati a vedere i vari personaggi degli scacchi come pezzetti di legno o metallo senza vita, inanimati, che racchiudono solamente una funzione: mangiare la pedina avversaria. Non hanno caratteri, non hanno sensazioni, non provano nulla: si muovono solamente avanti e indietro, in diagonale o ad elle.
Lo spettacolo “Maestri di scacchi” dà vita a questi oggetti, gli dà un’anima e una caratterizzazione che racchiude la classica bellezza nel vedere l’essenza degli oggetti che ci circondano. Dieci personaggi per altrettante pedine, che vorranno a tutti i costi prevaricare sulla compagine avversaria.
La scacchiera diventa una prigione per la regina, l’alfiere, il cavallo, la torre e il pedone, che si ritroveranno incatenati nelle decisioni del giocatore che potrà scegliere quale pedina mangiare e quale salvare, quale sacrificare e quale mantenere in vita per il raggiungimento della vittoria.
“Maestri di scacchi” è uno spettacolo che racchiude la vita all’interno di una scacchiera. Durante la nostra esistenza, proprio come le pedine di un gioco, possiamo ‘mangiare’ il prossimo, ma anche amarlo, odiarlo e intrattenerlo. Tutti i pezzi degli scacchi proveranno emozioni, che siano positive o negative, e solo alcuni riusciranno a capire che bisogna liberarsi dalle catene del gioco per vivere appieno le gioie della vita, in libertà.
“Ho cercato di dare un’impronta ritmica importante allo spettacolo per non farlo risultare pesante.” commenta il regista Alessandro Carvaruso. “Più che uno spettacolo, “Maestri di scacchi” è un’esperienza e tutti i nostri attori spingono nella stessa direzione per la migliore riuscita dello spettacolo”.
Francesco Castiglione, che interpreta l’alfiere bianco, racconta il suo personaggio: “Io interpreto un personaggio che ha sia un lato sentimentale che uno più duro, come accade anche nella vita di tutti noi”. Valeria Zazzaretta e Simona Di Bella, rispettivamente pedone bianco e cavallo nero, puntano l’attenzione sulla preparazione dello spettacolo: “Noi siamo entrate da poco in compagnia e i primi dieci giorni sono stati molto difficili”, ma continuano ringraziando tutti gli altri attori che le hanno accolte senza problemi.
Infine, la regina bianca, Patrizia Casagrande, afferma che “ogni spettatore viene toccato dallo spettacolo in base al periodo della vita che sta vivendo in quel momento. “Maestri di scacchi” ha molti livelli di lettura e lo spettatore può vederci un rapporto personale, tra marito e moglie ad esempio, ma anche rapporti sociali o di potere”. Ma la cosa più importante per Casagrande è l’emozione di chi vede lo spettacolo: “Sentirsi dire ‘ci avete emozionati’ per noi vale più di qualsiasi altra cosa”.
“Maestri di scacchi” sarà in scena al Teatro Hamlet a Roma, in via Alberto da Giussano, sabato 25 febbraio alle ore 21 e domenica 26 febbraio alle ore 17.
Maurizio Costa