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“Maria Stuarda”: scacco alle regine

Giovedì, 16 Marzo 2017 09:13

Lo spettacolo in scena al Teatro Tor Bella Monaca propone uno spaccato di storia inglese che vede due donne al potere confrontarsi tra di loro

 

 

Due regine per una sola scacchiera. Quando il potere si divide, l’oggetto del contendere rimane sempre lo stesso.

Maria Stuarda è regina di Scozia. Siamo nel 1542 e la giovane regnante, che salì al trono a soli nove mesi di vita, si ritrova immersa in una contesa forse più grande di lei. In quegli anni la Scozia si riscopre calvinista, e quindi protestante, andando contro la confessione cattolica di Maria. Invece di sedare la rivolta, la regina risulta essere molto tollerante verso il suo popolo e questo non fa che aumentare il potere dei protestanti.

Maria, quindi, decide di rifugiarsi da sua cugina, Elisabetta I regina d’Inghilterra, che però sente tremare il trono sotto di lei. Molti sudditi credono che sia proprio Maria a meritare il regno d’Inghilterra ed Elisabetta, temendo di perdere il potere acquisito, decide di imprigionarla per venti lunghi anni.
Diventata ormai un’icona della Controriforma che si opponeva al protestantesimo scozzese e inglese (Elisabetta era protestante) Maria paga con la morte le sue ambizioni al trono inglese, seppure siano state velate e spinte dalla popolazione.

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Questa è storia. Lo spettacolo propone di portarla sul palco, vivente, facendo assaporare i toni dell’epoca. A sipario aperto viviamo la storia di queste due donne che si ritrovano a contendersi il potere, lo scettro, il regno. Le attrici muovono i loro passi su una scacchiera che, come in una partita, vede le due regine protagoniste di una guerra fatta di mosse e contromosse, azioni e difese, inganni e raggiri.
Ogni azione dell’una corrisponde a una reazione dell’altra, il tutto contornato dagli altri attori che faranno il loro gioco, muovendosi in maniera sparsa sui toni bianchi e neri della scacchiera.
Ogni regina avrà le sue caratteristiche: Maria è emotiva e irrazionale, mentre Elisabetta sarà dura e integerrima.

Le musiche e le luci scandiranno i turni, donando un’aura romantica e gotica a tutto lo spettacolo. La luce non illumina ma crea ombre, le stesse che copriranno l’agire delle due regine. Nell’ombra accadranno gli intrighi, ma anche le esecuzioni capitali e i suicidi, come se lo spettatore fosse immerso in un castello del XVI secolo che lascia trasparire dalle finestre solo qualche barlume di luce. Il resto è mistero.

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Filippo D’Alessio è il regista di questo spettacolo: “Sono anni che affronto tematiche che riguardano l’universo femminile” ci racconta il regista “e anche i conflitti che interessano le donne e il potere”. Elisabetta e Maria sono speculari: “Sebbene siano simili, le due regine hanno un modo di vedere le cose totalmente differente: le due donne giocano la loro partita e le loro reazioni cambiano in base al momento e al personaggio con il quale parlano, contraddicendosi spesso” continua D’Alessio.
“Credo che questo spettacolo possa dire allo spettatore che, in un contesto che da secoli è profondamente maschile, le donne sono uniche nel rapportarsi al potere e loro stesse possono rimanerne incastrate” conclude il regista.

Maria Stuarda sarà in scena al Teatro Tor Bella Monaca dal 16 al 18 marzo alle ore 21 e il 19 marzo alle ore 17,30.

Maurizio Costa