Come possiamo ‘consumare’ la nostra felicità?
Ci possono essere molteplici occasioni: una gita in campagna, con la famiglia, oppure una bella cena al ristorante, magari con la persona che amiamo. Ma per alcuni, ‘consumare’ la felicità può anche rappresentare un negozio, un acquisto o la continua smania di spendere per riempire il vuoto della nostra anima con oggetti inanimati, freddi e magari in pelle.
“Un sacchetto d'amore" racconta la storia di Cinzia: un marito, una suocera, dei figli acquisiti, che passa la vita a comprare e spendere, dilapidando i risparmi della famiglia. Una necessità che viene vista come una malattia, che la porta a colmare la propria infelicità con borse, telefoni cellulari e trucchi costosissimi.
Come sopra una giostra meravigliosa che non sembra finire mai, Cinzia non capisce di buttare tutto quello che ha per avere in cambio oggetti inutili ed estemporanei.
Cinzia è come una bambina in un parco giochi: non vuole smettere di dondolarsi sulla sua altalena preferita, sola, non sapendo che la mania dello shopping compulsivo è solo un effetto della solitudine che aveva vissuto da piccola, con la madre sempre assente, e del contesto familiare che troppo spesso le ha voltato le spalle. La consapevolezza della sua condizione, accompagnata da un orizzonte più limpido, la aiuterà ad uscire da questo problema.
Antonella Questa interpreta tutti i personaggi: Cinzia, il marito Giorgio, la cognata, la suocera e addirittura i figli del consorte, dandogli vita con una duttilità tale da trasformare un monologo in un coro multiforme di caratteri diversi.
“L’idea di scrivere questo testo”, ci dice Antonella Questa, “nasce in un momento difficile della mia vita: dopo una separazione ho riflettuto molto sui miei bisogni e sulla tematica dello shopping compulsivo”. Dietro questo spettacolo c’è un grande studio: “Ho intervistato terapeuti e mi sono informata molto su questo argomento”, continua Questa, “trovando un reale riscontro di quello che pensavo da prima”. “La cosa fondamentale per essere felici”, conclude l’attrice, “è la relazione umana, e per averla dobbiamo cominciare dalla relazione che abbiamo con noi stessi”.
“Un sacchetto d’amore” sarà in scena al Teatro del Lido di Ostia anche domenica 18 febbraio 2018, alle ore 18.
Maurizio Costa