Un sentiero che lo ha condotto fino alla nota trasmissione televisiva “Cuochi d’Italia”, condotta da Alessandro Borghese.
Con la sua bombetta nera, la passione per la chitarra e la personale impostazione dei suoi piatti, ha conquistato da subito la simpatia del pubblico e la stima della giuria, composta dai prestigiosi chef Esposito e Tomei.
Il giovane Andrea però, non è solo questo e non finisce mai di stupire: sapevate ad esempio che si è cimentato anche nella scrittura?
È uscito infatti in primavera, edito da Trenta Editore, il suo libro di esordio “Sognando il Mare”, non solo un compendio tematico delle sue migliori ricette, ma anche un testo molto intimo, dove attraverso la cucina, Andrea ci parla di tutte le sue passioni, tra cui quella per la natura e in particolare, per il mare. Ecco come è nata l’idea: “Non penso certo che la scrittura sia il mio mestiere, ma mi sono divertito a mettermi in gioco anche su questo aspetto nuovo per me, spronato da mio fratello Nicola, che è scrittore e giornalista. Il titolo che l’editore ha trovato per il libro è stato davvero calzante: il mare infatti è per me fonte costante di vita, emozione, pace. Appena posso, mi concedo sempre un momento da solo col mio mare e spesso, anche a fine di lunghi turni di lavoro, amo restare da solo in spiaggia a perdermi nella sua immensità, nel rumore delle onde che si infrangono, nel fruscio della notte. Per una persona riflessiva come me, il mare ha sempre rappresentato il tumulto, il cambiamento continuo, l’onda che sbatte contro ogni cosa e la supera. Tra l’altro, un concetto che mi è stato sempre a cuore, è proprio quello della bellezza della singola goccia che compone la distesa d'acqua: è sognando di essere goccia insieme agli altri e condividere che acquisiamo forza, ci arricchiamo, rendiamo ancora più bella ogni esperienza. Io sono così: sempre in un moto ondoso, mi muovo continuamente. Questo libro è per un target ampio, come il mare, alle cui acque attingono tutti, indistintamente: io spero che possa aiutare chiunque a sperimentarsi nella cucina, anche chi pensa di non esserne all’altezza. La soddisfazione più grande da questo punto di vista è ricevere i messaggi dei lettori che mi dicono di essere riusciti a completare una ricetta con successo. Decisivo, in questo caso, è stato anche l’inserimento di foto in presa diretta dei piatti per conferire veridicità all’idea e aggiungere dettagli per ispirare l’anima”.
Una persona profonda, eclettica, dai mille risvolti, accomunati dall’autenticità: lo chef si mostra ai nostri microfoni per quello che è. Onesto e sincero, rimane umile anche quando si parla dei risultati del libro: "Sta andando bene e sono felice delle vendite raggiunte finora, ma spesso mi chiedo se sarò riuscito al meglio a far vivere la mia cucina e portare il pubblico dentro il mio mondo. Non è molto dissimile da quella sana preoccupazione che accompagna il dilemma all’uscita di un mio piatto: piacerà al cliente?".
Mettersi sempre in gioco è il primo ingrediente del successo di Andrea Cesaro, e anche ciò che prova a trasmettere ai ragazzi a cui insegna: "Spesso la strada della ristorazione viene presentata ai giovani dalle loro famiglie come una via facile, che ti porta in giro per il mondo e ti fa divertire. In effetti, credo che sia anche questo, ma negli ultimi tempi è stata veramente molto inflazionata come idea, mettendo in ombra il sacrificio che comporta. Io consiglio sempre di lasciare che sia il ragazzo a scegliere e a perseguire i suoi obiettivi, senza condizionamenti: se avverte la necessità di continuare, mettersi in gioco, esprimere se stesso attraverso la cucina, allora è sulla strada più adeguata. Per me è stato così: inizialmente non sapevo nemmeno se volessi davvero fare il cuoco, poi grazie all’incontro con alcune persone mi sono innamorato di questo mestiere, fino a non voler più uscire dalla cucina. Ecco, si può dire che la cucina è come amare una persona: il tempo che trascorri con lei vola e ti fa sentire bene, esattamente lì dove sei. Questo è ciò che provo a trasmettere ai ragazzi attraverso il mio delicato ruolo di formatore: la passione oltre la tecnica, senza maschere, avvicinandomi al loro mondo per quello che io sono, anche giocando a calcio insieme nell’intervallo, portando in classe la chitarra e cantando tutti in coro".
Viene spontaneo chiedere ad Andrea come ha vissuto l’esperienza televisiva, solitamente difficile per chi è senza filtri come lui: "Mi sono divertito, ma ho sentito probabilmente che non è il mio mondo. Fa piacere essere invitati magari per show cooking e in giro per l’Italia a parlare di cucina, ma la mia vocazione autentica è di formare i ragazzi: lì dove posso far valere davvero la mia esperienza e il mio esempio sul campo".
Non può mancare infine anche un’ultima domanda sull’attuale situazione pandemica che comporterà un necessario riadattamento di tutte le attività alle nuove norme di sicurezza. Chiediamo ad Andrea Cesaro come pensa che questo influirà sul settore ristorativo e anche come sta funzionando la promozione del suo libro in una modalità differente da quella che ci si sarebbe aspettati: "Al momento ho svolto alcune dirette sui social che hanno riscosso un buon successo di pubblico. Non ho considerato mai la diffusione del libro online come un limite, ma come una possibilità per farmi conoscere anche da persone alle quali altrimenti non sarei arrivato. Non appena sarà possibile, certamente mi piacerà incontrare le persone dal vivoattraverso aperitivi di ringraziamento e condivisione. Le norme Covid rappresentano una situazione contingente che non potremo ignorare per poter andare avanti comunque e nel migliore dei modi. Non saprei indicare una linea comune per tutti: credo che ogni ristoratore, a seconda degli spazi che ha, dovrà escogitare nuovi modi per permettere al cliente di poter fruire del servizio in sicurezza. Sarà fondamentale la collaborazione e l’intesa tra gestori e consumatori, venendosi incontro e rispettando le reciproche esigenze. Il rischio è che il Coronavirus non ci faccia uscire rinnovati positivamente, ma anzi, aumenti la competizione tra persone: nonostante io sia un ottimista di natura, persiste in me una piccola parte pessimista in tal senso. Tuttavia credo molto nell’impegno reciproco e nella condivisione che potrà indubbiamente portare a buoni risultati".
Se amate la cucina, ma anche semplicemente le belle storie, seguite Chef Cesaro su Instagram e scoprite di più sul suo libro al link https://www.amazon.it/Sognando-mare-Andrea-Cesaro/dp/8899528527 .
Di Beatrice Fiaschi