Nella tradizione slava, Maslentisa è la festa di fine inverno, che per le popolazioni antiche terminava a Febbraio, ed è una festa popolare di origine pagana, contaminata in seguito dalla religione cristiana-ortodossa, che l'ha intesa come l'ultima settimana prima della Grande Quaresima.
“La settimana del burro”, “la settimana della carne-veloce”, la settimana in cui la carne è già vietata, ma possono ancora essere consumati burro, latticini, formaggi e sopratutto i tradizionalissimi pancakes, che, infatti, vengono consumati in grande quantità. Ed è per questo che prende questo nome, che tradotto sarebbe il nostro “martedì grasso”, giorno “grasso”, perchè è permesso consumare una grande quantità di questo cibo.
Tornata attiva dopo la “Perestroika”, dato che durante i tempi sovietici le feste religiose erano state abolite, questa festa rappresenta per molti un vero e proprio momento di identità culturale.
Nelle piazze si balla e si cantano musiche popolari, si mangiano frittelle, gnocchi, torte di formaggio (ogni nazione ha la sua peculiarità) e ci si diverte, giocando a palle di neve o con lo slittino, sino al culmine della festa, dove una grossa effige viene bruciata, lasciando quello che è stato alla cenere per proiettarsi all'imminente futuro.
L'effige di Lady Maslentisa, che probabilmente raffigura Kostroma, la dea della fertilità, è realizzata interamente di paglia e viene bruciata la domenica che chiude la settimana. Essa è la vera protagonista di questa festa e ricorda molto il nostro “Re Carnevale”.