Lei è carismatica, curiosa, solare: lo si percepisce subito dalle sue parole e dal carattere forte del Bistrot che riprende perfettamente le sue attitudini di vita. La particolarità del Romeow, il quale riproduce onomatopeicamente il miagolare dei gatti, è proprio che al suo interno è adibita una vera e propria abitazione per mici. “Non sono una gattara!”, afferma la proprietaria, sebbene non possa fare a meno di ammettere che i suoi gatti siano per lei una famiglia.
Dʼaltronde per volersi bene basta davvero poco: in prima battuta accortezza reciproca - ecco perché sono state stilate delle “regole della casa” che curiosamente e diligentemente il cliente può sfogliare sul proprio tavolo. I gatti, si sa, sono molto riservati e rispettosi e lo è altrettanto non disturbare le loro ore di sonno o indispettirli. Altra caratteristica fondamentale del Bistrot è la coerenza di una scelta Vegan: il locale vanta lʼunicità di piatti accuratamente creati e selezionati dal personale che possano arrivare non solo al palato, anche alla mente e al cuore del cliente.
Proprio come è stata per noi la White Cake: amore a prima vista. Romeow offre quindi ricche colazioni, sofisticate portate e gustosi spuntini totalmente esenti da ogni tipo di derivato animale, allʼinterno di un ambiente chic che propone un design allʼinsegna di artisti contemporanei che a Valentina piacciono e decide di esporre. Perché il Romeow Cat Bistrot funziona? Il filo di comunicazione tra la proposta del locale e il cliente di ogni età, che molto spesso non è abituato a mangiare vegano, è trasparente.
Se avete voglia di leggere un libro, ascoltare della musica soft sorseggiando latte di unicorno, è il posto che fa per voi. Colorato, appassionato, coraggioso: così Valentina ci introduce in un mondo tutto da scoprire e che non lascia affatto indifferente chi, anche solo per un pomeriggio, riesce a farne parte.
Di Ivana Rinaldi