Il 27esimo turno di Premier League, non ancora concluso (mancano all’appello Manchester City e Liverpool impegnate ieri nella finale di Coppa di Lega) ha regalato certamente gol e spettacolo. Insieme alla nostra Serie A è di certo il campionato più equilibrato. In Germania e soprattutto in Francia i giochi sono già chiusi, mentre in Spagna solo un miracolo potrebbe permettere l’aggancio dell’Atletico al Barcellona, che punta dichiaratamente ad un altro “triplete”.
Una lancia va spezzata in onore del “Made in Italy” però. La rete dell’italiano Paloschi, che ha letteralmente fatto raggelare il sangue ai tifosi presenti a White Hart Lane ieri pomeriggio, ha rappresentato solamente la ciliegina sulla torta di una partita giocata benissimo dall’attaccante ex Chievo. Sulla panchina dello Swansea si siede ora un altro italiano, Francesco Guidolin, che sta cercando di raddrizzare una classifica abbastanza negativa del club gallese e lo sta facendo per il momento molto molto bene.
Ad aprire questo weekend ci hanno pensato Leicester e Chelsea, che hanno trovato due vittorie per nulla semplici. Il gol di Ulloa al 90’ ha permesso ai ‘Foxies’ di continuare a cavalcare questo sogno, che è diventato un po’ il sogno di tutti i veri amanti del calcio, di quei tifosi “romantici” che vivono il rettangolo verde di gioco ancora come una semplice passione e non una possibilità per espandere i propri affari o incrementare i propri guadagni.
A tal proposito, il Chelsea del magnate russo Abramovic pare aver trovato la quadratura del cerchio con l’arrivo sulla panchina di Guus Hiddink, che nei 15 match sin ora disputati ha perso una sola volta (2-1 a Parigi contro il PSG) ed è alla ricerca di una insperata rimonta. Adesso la Champions League è distante soli 11 punti e a 11 partite dalla fine non bisogna precludere nulla.
I fari della Premier si sono accesi però sul big match di giornata, vale a dire Manchester United – Arsenal. Entrambe le squadre hanno dato vita ad un match spettacolare, visto da oltre 680 milioni di persone in tutto il mondo, come quasi sempre accade in partite di cartello come questa.
Di tutti i milioni spesi in sede di campagna acquisti nell’ultima estate, l’uomo che si prende la copertina dei giornali è però un semplice ragazzo proveniente dal settore giovanile dei ‘Red Devils’, ossia Marcus Rashford, di anni 18 e con la bellezza di quattro reti messe a segno in altrettanti giorni, tra Arsenal e Midtjilland. E’ sempre lui poi che regala un assist al bacio per il gol del momentaneo 3-1, insomma una vera forza della natura che forse ha insegnato a Van Gaal che per vincere non è strettamente necessario spendere dai 30 ai 60 milioni di euro per acquistare un calciatore.
Per rimanere in tema Van Gaal, l’allenatore olandese si è reso protagonista di un clamoroso e divertente siparietto con l’arbitro in occasione di una presunta simulazione di Ozil nell’area di rigore della sua squadra. Risultato finale fissato sul 3-2 e Arsenal che si allontana sempre più dalla vetta e si stacca dal dupolio Leicester – Tottenham.
Proprio gli ‘Spurs’ hanno trovato una vittoria importantissima contro il sopracitato Swansea. I 21 tiri nello specchio della squadra di Pochettino, fresca qualificata agli ottavi di finale di Europa League ai danni della Fiorentina, fanno capire la forza di questo club e di una progettualità che parte da lontano. I giovani, tutti dotati di velocità e tecnica, un allenatore capace e strutture degne dei top club europei. Una ricetta questa, che potrebbe portare ad un insperato titolo che dalle parti di Tottenham manca ormai dal 1961.
di Vitali Valerio