Ieri sera fino al fischio iniziale di Gervasoni, nessuno avrebbe predetto mai una partita di questo genere. Invece l’Inter ha messo in campo tanta grinta e voglia di vincere ed infatti nell’arco dei 90’ la vittoria è arrivata, e che vittoria: 3-0 e risultato dell’andata ribaltato in pieno. Ai rigori però la Juventus è stata più cinica, centrando tutti e cinque i rigori della lotteria.
Mai negli ultimi 4 anni e mezzo la Juventus aveva perso una partita con più di due gol di scarto tra tutte le competizioni e quindi vanno riconosciuti dei grandissimi meriti alla squadra di Mancini, che è entrata col piglio giusto sul rettangolo di gioco, ma a cui è mancata la freddezza dagli undici metri.
I gol di Brozovic (doppietta per lui) e Perisic hanno tenuto a galla una qualificazione che per molti era davvero insperata. Anche i ragazzi di Allegri forse hanno dato per “morto” questo passaggio del turno da parte dei ‘neroazzurri’ e sono scesi in campo con un’ evidentissimo calo psicologico, come dimostrato nelle azioni dei gol dell’Inter.
Il presidente del club milanese Thohir ha così commentato al termine della gara: “Sono soddisfatto della mia squadra, è questa l’Inter che voglio sempre vedere” e questo già potrebbe bastare, in parte, a risollevare gli animi dei propri giocatori, che sono usciti dal Meazza tra l’applauso del proprio pubblico.
Clima diverso invece è quello che si respira nello spogliatoio Juve, che dovrebbe festeggiare la seconda finale consecutiva di Coppa Italia raggiunta, ma che invece preferisce parlare di fortuna, come detto da Bonucci, autore tra l’altro del rigore decisivo: “Non abbiamo meritato di vincere, siamo stati aiutati dalla fortuna. Siamo arrivati qui con troppa consapevolezza di portare a casa una qualificazione già ottenuta, abbiamo sbagliato l’approccio alla partita come mai abbiamo fatto. E’ stata senza dubbio la peggior partita della Juventus, per lo meno da quando io sono qui”.
E’ stato decisamente un incontro maschio, pieno di falli, anche al limite del regolamento che hanno portato l’arbitro a tirare fuori il cartellino giallo in undici diverse occasioni. Insomma, un vero Inter – Juve, di quelli che hanno onorato l’infinita rivalità tra le due squadre. Grazie alla “non vittoria” di stasera, come detto, il club torinese agguanta un’altra finale di Coppa Italia, la terza negli ultimi cinque anni e può dirsi comunque soddisfatta per il risultato raggiunto, grazie soprattutto alla gran prestazione dell’andata allo Stadium.
La finale, che si disputerà a Roma allo Stadio Olimpico (data ancora da definirsi) vedrà opposte Juve e Milan, che 13 anni dopo si ritroveranno l’una contro l’altra dopo la finale di Champions League di Manchester, vinta ai rigori dai ‘rossoneri’.
Di Valerio Vitali
