La nazionale algerina, che attualmente occupa la 35esima posizione nel ranking mondiale della FIFA, ha ottenuto il ‘pass’ per il Brasile grazie al playoff vinto contro il Burkina Faso, avversario non certo facile, dato che lo stesso Burkina Faso era fresco campione della Coppa d’Africa.
Le “volpi del deserto”, a differenza di altri anni, hanno in rosa giocatori di maggior spessore tecnico, basti pensare alla coppia d’attacco Belfodil – Slimani. Il primo non sta mostrando ancora il suo reale valore come ai tempi di Parma, mentre il secondo si sta mettendo in luce grazie ai 9 gol in 15 apparizioni con i bianco-verdi dello Sporting Lisbona, che grazie alle sue reti sono in testa al campionato portoghese.
Nel 4-3-3 disegnato dal c.t. Valid Halilhodzic, troviamo qualche altra conoscenza del nostro calcio, come il parmense Mesbah e l’altro interista Taider, che non sta sfigurando nell’Inter di Mazzarri. In questo centrocampo dai piedi “buoni” c’è spazio anche per Sofiane Feghouli, mediano incontrista, ma all’occorrenza anche regista del Valencia, dotato di un buon tiro dalla distanza e sicuramente la sua esperienza internazionale non potrà che fare bene ad una nazionale che non è abituata ad affrontare questo tipo di partite in una cornice spettacolare come quella del mondiale.
Altro centrocampista, forse mai ‘esploso’ in un club, ma che ha trascinato l’ Algeria ai mondiali è Yebda, anch’egli vecchia conoscenza della Serie A con qualche presenza al Napoli, che di certo però non ha lasciato il segno nei cuori dei tifosi partenopei. Nel girone della nazionale magrebina, quello H, sarà decisivo per le sorti di una eventuale qualificazione agli ottavi di finale, la sfida con la Corea del Sud. Per gli algerini, conquistare i tre punti, significherebbe giocare a viso aperto contro Belgio e Russia e giocarsi con loro il sogno di proseguire alla fase ad eliminazione diretta.
