Gli imputati sono stati tutti condannati: Luciano Moggi (2 anni e 4 mesi per Associazione a Delinquere), Pierluigi Pairetto e Innocenzo Mazzini (2 anni sempre per Associazione a Delinquere), l’arbitro De Santis ( 1 anno) gli arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo ( 10 mesi).
In questa sentenza, composta da 224 pagine escono notizie inquietanti. Calciopoli, o il sistema Moggi, esiste ben dal 1999 e per sette anni, fino al 2006 ha imperversato per la Serie A condizionando i campionati e addirittura le moviole televisive. A pagina 108 delle motivazioni si legge testualmente: "Appare indubbio che sia emerso un sistema ben collaudato, peraltro già operante dagli anni 1999-2000, fra soggetti che sulla falsariga di ‘rapporti amichevoli’ […] ponevano in essere condotte finalizzate a falsare la reale potenzialità di alcune squadre di calcio." Questo procedimento da ragione a chi affermava da tempo che questa “Cupola” esisteva davvero e che decideva gli andamenti dei campionati di Serie A e anche del mercato, come visto in tutto il filone riguardante la Gea World in un altro processo.
Ben sette le motivazioni che i giudici hanno dato giustificando questi sette anni di calcio deciso dai piani alti:
1) Grandissima mole di conversazioni, con una gravissima intrusione in FIGC di persone estranee e che non dovevano essere li;
2) Rapporti solidissimi tra il Promotore della “Cupola” Moggi e gli “organizzatori” Pairetto, Bergamo e Mazzini;
3) Fittissima mole di intercettazioni assolutamente incontrovertibili;
4) Utilizzo di schede telefoniche estere cosi da aumentare le possibilità di non essere scoperti;
5) Le fitte riunioni tra la dirigenza della Juventus e la dirigenza AIA di quel periodo;
6) Il ruolo fondamentale dei, nel momento del reato, presidenti AIA e FIGC;
7) L’ influenza molto ampia di Luciano Moggi in ambito federale.
Leggendo questa sentenza si capisce come questi signori abbiano deciso di non far giocare in modo leale e pulito tanti campionati dello sport più seguito in Italia, mettendosi a tavolino o al “ telefono” per decidere chi doveva vincere e chi doveva perdere inviando in quei campi quel tipo di arbitro oppure no che era in grado cosi di decidere la partita o quantomeno provarci, visto che non sempre è possibile nel calcio ma molto spesso. Ora i scudetti del 2001-2002, 2002-2003 sono ancora validi oppure no?
Per concludere vi consiglio di ascoltare questa canzone di Elio e le Storie Tese, che anche se precedente agli anni della “Cupola” parla di stranezze del campionato italiano: